Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo. Uno dei tridenti più forti nella storia del calcio mondiale, ma allo stesso tempo un trio d’attacco che potrebbe subire a breve una clamorosa e radicale modifica nell’acronimo e, quindi, negli interpreti in campo. Già, perché la seconda “B”, quella relativa all’attaccante francese, potrebbe davvero trasformarsi irrimediabilmente in “M”. La “M” di Alvaro Morata.
Tornato nella sua casa madre dopo l’ormai celeberrima clausola di recompra, il centravanti spagnolo sta dimostrando a suon di prestazioni e gol di meritare un posto da titolare nello scacchiere offensivo di Zinedine Zidane. Ad oggi sono già quattro le reti in campionato messe a referto: alcune di essere decisive, quasi tutte dalla panchina.
Eguagliato il bottino di Benzema, ma Morata ha avuto a disposizione un minutaggio nettamente inferiore. E, come se non bastasse, negli ingranaggi del Real Madrid l’ex Juventus sembra trovarsi a meraviglia, contribuendo con i suoi movimenti a soddisfare anche i palati fini del pubblico del Bernabeu. Alla ripresa del campionato, dopo la sosta per le Nazionali, ci sarà il derby con l’Atletico. Se dovesse andare ancora in gol, il grande sorpasso nelle gerarchie potrebbe diventare realtà.
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