Juventus-Verona 2-1, voti e pagelle: decisivo Cristiano Ronaldo, buon ritorno di Buffon, prima gioia Ramsey, grande Verona

Il secondo in ordine cronologico dei 3 anticipi del Sabato di questa 4^ giornata di Serie A, nonché terza gara in ordine cronologico dell’intera giornata-c’è stato l’anticipo del Venerdì-, 33esima in ordine cronologico dell’intero campionato, vede la Juventus Campione d’Italia in carica battere a fatica 2-1 in casa il Verona.

Terza vittoria stagionale per i bianconeri, tutte in campionato, seconda delle quali in casa – dopo il pirotecnico 4-3 sul Napoli – prima vittoria ufficiale con Sarri in panchina al debutto ufficiale allo Stadium per il toscano da tecnico juventino.

Di contro invece scaligeri alla loro seconda sconfitta in questo campionato, e consecutiva e di nuovo di misura, la prima in trasferta, dopo lo 0-1 casalingo contro il Milan lo scorso turno.

Il tutto al termine di un match che restituisce una Juve che ancora non decolla, non avendo evidentemente trovato la quadra in questo suo nuovo corso.

I bianconeri soffrono la grande determinazione dell’Hellas di Juric, che si dimostra per niente intimorito dal più blasonato avversario, e calca il terreno di gioco dello Stadium intenzionata a fare bene.

E ci riesce molto presto, appena il tempo di prender le misure ai bianconeri.

Demiral, schierato al centro della difesa al posto di De Ligt, nel turnover moderato di Sarri, stende in area Samuel Di Carmine, La Penna non ha dubbi sul penalty, calciato dallo stesso numero 10 scaligero sul palo alla destra di uno spiazzato Gigi Buffon, prima della ribattuta di Lazovic che va sulla traversa.

Due legni consecutivi che propiziano il clamoroso vantaggio veronese, con la successiva ripartenza che si conclude con un meraviglioso sinistro da fuori area di Miguel Veloso.  2° gol in questo campionato e 5° in totale in carriera in Serie A per il portoghese-gli altri 3 con la maglia del Genoa.

Sulla splendida conclusione del portoghese nulla ha potuto Buffon, inizio scioccante per il portierone in questa che è per lui una gara di una certa importanza, il suo ritorno a calcare i campi della Serie A, nella quale registra la presenza numero 902 con le squadre di club, eguagliato il record di Paolo Maldini nella speciale classifica dei calciatori italiani più presenti nei club.

Gigione avrà comunque modo di rifarsi e perciò di festeggiare come si deve questo suo ritorno nel calcio italiano durante il resto del match, specie nella ripresa, quando salva prima su un destro fulminante di Zaccagni, poi due volte su Veloso, prima su insidioso calcio piazzato – aiutato anche da Bonucci – poi su velenoso tiro cross dalla destra, in mezzo un grande intervento su un buon destro al volo di Lazovic, prima che sempre l’indiavolato Veloso sfiorasse la doppietta personale e il clamoroso 2-2, scheggiando la traversa.

In mezzo la Juve gioca, o per meglio dire giochicchia. Le azioni bianconere non sono niente di eccezionale e, ribadiamolo, ancora di ‘Sarrismo’ ce n’è ben poco.

La cosa che più ci si avvicina si vede già dopo una ventina di secondi da inizio match, con un bello scambio sulla trequarti fra altri due gettati nella mischia del turnover sarriano, Dybala e Aaron Ramsey, entrambi al debutto da titolare in stagione, con il gallese che serve un ottimo pallone in area a Cuadrado, che però calcia malissimo con il sinistro, pallone in curva.

Poi è lo stesso Ramsey a salire in cattedra verso la mezz’ora, servito in zona trequarti dal solito Cristiano Ronaldo – ancora una gara di sostanza e qualità per il portoghese, il migliore dei suoi assieme a Buffon – scaglia un destro che trova la deviazione di Gunter che mette fuori causa il portiere Silvestri per il pari bianconero nonché 1° gol con la Juve per il gallese, subito alla sua prima da titolare. 

Chiamasi concretezza o grande capacità di gestione delle forze e delle risorse, in vista dei molteplici impegni di questo periodo, la Juve è ben poca cosa non fosse per le azioni che portano alle due reti.

Quella che chiude le marcature arriva subito a inizio ripresa, quando La Penna assegna un altro penalty, nella stessa area di rigore del primo ma non alla stessa squadra: ancora Gunter – gara da dimenticare – fa un altro regalo ai bianconeri, fermando fallosamente in area la corsa di un rigenerato Cuadrado, sul dischetto CR7 calcia centralmente con il destro e non fallisce l’appuntamento con il gol.

Il 2°  stagionale per il fuoriclasse portoghese, entrambi segnati nella stessa porta dello stesso stadio, dopo il momentaneo 3-0 al Napoli alla 2^ giornata-ma allora con l’altro piede, il sinistro.

23° gol in Serie A per il portoghese e curiosamente 30° in maglia bianconera, cifra tonda.

Una vittoria, come detto, non brillante sul piano del gioco – categorico Sarri nel postpartita, “Dobbiamo migliorare tecnicamente e tatticamente – ma che comunque è potenziale indice di una grande capacità di gestione delle forze, necessaria sia per una squadra come la Juve, che deve gestire il triplo impegno – e la trasferta in casa dell’Atletico in settimana si porta certamente dietro scorie e tossine – e che è attesa già Martedì dalla prossima gara, l’impegno infrasettimanale valevole per la 5^ di campionato, insidiosa trasferta in casa del Brescia.

I migliori.

Cristiano Ronaldo, voto 6.5 

Il portoghese raramente tradisce le aspettative. La sua è la solita gara da campione che fà la differenza qual è: assist per il primo gol e secondo gol realizzato personalmente. Quasi banale celebrarlo.

Buffon, voto 7. 

Ha 41 anni, e tornava a calcare il campo in una gara di Serie A dopo più di un anno -19 Maggio 2018, e l’avversario, curiosamente, era sempre il Verona- non può nulla sul gol ma ci mette una pezza su altre insidiose palle gol di uno scatenato Verona, specie con un Veloso particolarmente in palla. La sua presenza 902 con i club – appaiato il record di Paolo Maldini – la festeggia alla grande. Come direbbe il buon Gianni Brera, un campione intramontabile.

Cuadrado, voto 6. 

Ribadiamolo, in Estate era considerato uno dei giocatori più ai margini del progetto tecnico di Sarri. E invece eccotelo qui: dopo la ottima prova in casa dell’Atletico – con annesso strepitoso gol che ha aperto le marcature – dice la sua anche in questo match, orchestrando le avanzate bianconere -nel primo tempo è solo la mira imprecisa a punirlo – e propiziando il penalty che chiude le marcature. Redivivo.

Veloso, voto 7.5. 

Per un pò mette quasi in secondo piano il suo più illustre connazionale Cristiano Ronaldo. Il portoghese è decisamente il migliore in campo: apre le marcature con un gol strepitoso, e fa correre i brividi sulla schiena di Buffon in almeno altre due occasioni – in una delle quali scheggia la traversa. Inoltre fa un gran lavoro sulla corsia esterna destra. Promosso a pieni voti. 

Di Carmine, voto 6.5

Gioca da numero 10. Non nel senso che abbia chissà quali straordinarie doti tecniche, ma di certo ha doti da leader del reparto avanzato. Propizia il calcio di rigore che poi lui stesso fallisce ma dal quale arriva, seppur indirettamente, il gol del vantaggio dei suoi, e nelle avanzate è quasi sempre presente. Buona prova.

Lazovic, voto 6. 

L’esterno sinistro serbo gioca una gara volenterosa e meriterebbe il gol, sfortunato sul tentativo di tap-in vincente dopo il rigore calciato sul palo da Di Carmine, ma lui non fa meglio colpendo la traversa, mentre nella ripresa sbatte addosso a un gran Buffon. 

I peggiori.

Demiral, voto 5. 

La sua leggerezza nel fallo in area su Di Carmine che sancisce il penalty è inaccettabile. Si era messo molto bene in mostra nel precampionato, in questo suo debutto ufficiale quasi fa rimpiangere il maldestro De Ligt. E’ giovane anche lui, gli si dia fiducia.

Gunter, voto 4.5

Il peggiore in campo: il difensore tedesco praticamente decide la sconfitta dei suoi, prima con la sfortunata deviazione sul tiro di Ramsey che mette fuori causa il suo portiere, poi però commette una assurda ingenuità fermando la corsa di Cuadrado con il fallo in area che decreta il calcio di rigore che decide la vittoria bianconera. Da rivedere. 

 

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