Possibile soluzione da parte della società in virtù della crisi economica, che inevitabilmente interesserà il mondo del calcio.
Plausibile immaginare la possibile rivisitazione del monte ingaggi da parte della Juventus, viste le dinamiche attuali, che vedono società rinunciare a importanti entrate finanziarie: come i botteghini o i diritti televisivi.
Ecco allora che la Juve, che fu la prima società a muoversi per trovare l’ accordo sul taglio degli stipendi ai giocatori, guarda in ottica futura optando possibili scenari per limitare i danni del mancato introito.
Uno di questi potrebbe essere l’utilizzo della salary cup, ovvero l’utilizzo di un tetto d’ingaggio massimo per i nuovi acquisti, che dovrebbe corrispondere ad una cifra vicina ai 9 milioni di euro lordi (tra i 4,5 e i 6 netti se i calciatori rientrano nei parametri degli sgravi previsti dal Decreto Crescita).
Si tratta chiaramente di un’inversione di tendenza da parte dei manager della “Continassa”, in quanto oltre all’esoso stipendio di Cristiano Ronaldo (31 milioni netti), circa la metà della rosa attuale è abbondantemente sopra i 9 milioni lordi di stipendio annui.
E’ facile intuire, come una tale strategia andrebbe a ridimensionare lo scenario di mercato in casa Juventus, a spiegarlo è proprio il d.s. Paratici in un intervista a SKY, indicando come saranno privilegiati scambi e prestiti a lunga scadenza.
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