Non ha brillato, non ha entusiasmato per il gioco espresso, ma la Juventus ha trovato la prima vittoria in questa nuova edizione della Uefa Champions League, grazie all’uomo più atteso Gonzalo Higuain, e con essa tre punti molto pesanti in un girone per ora nelle mani del Barcellona.
L’Olympiacos era sicuramente un avversario abbordabile, in un momento difficile, in crisi di risultati ma tuttavia con la linfa vitale derivante dal cambio di allenatore, con il ritorno in panchina di Lemonis, e proprio per questo l’impegno all’ Allianz Stadium di Torino non è stato per nulla facile.
Infatti, la pressione di dover vincere, di dover conquistare questi primi tre punti che sul territorio di casa sembravano più che un obbligo, stava per fare un brutto scherzo alla Juventus ma alla fine ci ha pensato lui, come più volte lo scorso anno, il “Pipita” Gonzalo Higuain, per molti in crisi.
Ma l’argentino ha il senso del gol che gli scorre nelle vene e in un’importante notte di Champions League, nonostante l’inizio dalla panchina, è lui l’eroe dell’incontro grazie alla sua fame, tanta visto il “lungo” digiuno, sotto porta che consegna il guizzo vincente ad una Juventus operaia, poco bella ma disciplinata e pratica.
La squadra di Allegri fatica a creare gioco e a costruire azioni pericolose nonostante un’ingente percentuale di possesso palla, ma soffre comunque poco in difesa nei diversi tentativi di ripartenza spesso bloccati sul nascere dagli storici Chiellini e Barzagli.
Tuttavia, con calma e pazienza, la squadra finalista della passata edizione si è fatta progressivamente sempre più pericolosa fino al vantaggio di Higuain al quale ha poi fatto seguito la rete di Mandzukic propiziata sempre da un’azione del Pipita coadiuvata da Dybala, meno brillante rispetto ad altre prestazioni eccellenti di questo inizio di stagione.
Tre punti conquistati, tre punti che pesano tanto nell’economia di questa Champions perché portano buon umore e consapevolezza oltre che la certezza, se qualcuno aveva dei dubbi, che Higuain non se ne è mai andato.
TABELLINO
Juventus (4-2-3-1): Buffon; Sturaro (81’ Benatia), Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Matuidi; Cuadrado (60’ Higuain), Dybala, Douglas Costa (84’ Bernardeschi); Mandzukic. Allenatore: Allegri.
Olympiakos (4-5-1): Proto; Figueiras, Engels, Nikolaou, Koutris; Pardo (72’ Ben Nabouhane), Zdjelar (77’ Fortounis), Odjidja Ofoe, Romao, Seba; Emenike (88’ Marin). Allenatore: Lemonis.
Arbitro: Tobias Stieler (Germania)
Gol: 69’ Higuain, 80’ Mandzukic (J)
MIGLIORI
Higuain 7: entra e fa quello che gli riesce meglio, nonostante i mille dubbi e le perplessità sollevati dalla stampa negli ultimi giorni. Il “Pipita” è nato per segnare e lo dimostra ancora una volta impiegando appena 9 minuti a sbloccare una partita per nulla semplice che i greci stavano incartando alla squadra di Allegri. Stuzzicato e sollecitato, Higuain risponde presente e ringrazia un pubblico che, nonostante tutto, non l’ha mai abbandonato.
Mandzukic 6,5: nuova ennesima prestazione positiva ed encomiabile del guerriero croato che si sacrifica mettendosi a disposizione per qualsiasi necessità della sua squadra, riuscendo pressoché bene in tutto ciò che fa. Esempio dello sportivo perfetto da applaudire ed ammirare.
Barzagli e Chiellini 6,5: i due senatori, senza perdere un colpo, reggono benissimo alle ripartenze furiose ma imprecise dei greci, riuscendo sempre a chiudere in tempo senza quasi mai costringere Buffon all’intervento. Ottima condizione fisica, perfetta lettura tattica del gioco e consapevole sicurezza dal primo all’ultimo minuto.
Odjija e Proto 6,5: il primo brilla senza dubbio tra i suoi per la capacità di legare alla perfezione le due fasi di gioco, essendo il primo ad aiutare la retroguardia in copertura con la stessa lucidità e padronanza con cui inizia pericolose ripartenze offensive sia palla al piede che con precisi lanci lunghi. L’esperto portiere ex Anderlecht, viene scelto dal nuovo tecnico per prendere il posto di Kapinos e disputa una buona gara con alcuni interventi sicuri che permettono ai suoi di rimanere in partita in perfetta parità. Incolpevole sulle reti bianconere.
PEGGIORI
Cuadrado 5,5: non era al 100% fisicamente e la prestazione sotto la sufficienza lo dimostra. Caotico ed impreciso quando esce e Douglas Costa si sposta sulla destra, al suo posto, dove risulta più a suo agio ed incisivo, la Juventus inizia a farsi più pericolosa e da lì a poco arrivano anche le due reti.
Nikolaou, Engels e Figueiras 5,5: voto negativo per gran parte della linea difensiva in costante apnea e messa duramente alla prova dall’eterogeneo attacco della Juventus. I due centrali si comportano bene per poco più di un’ora, poi i bianconeri riescono ad abbattere il muro anche per alcune loro piccole disattenzioni. L’ex Genoa soffre tantissimo la velocità e la fisicità di Alex Sandro e per di più, quando Mandzukic si sposta a sinistra con l’ingresso di Higuain, per lui diventa notte fonda.
Emenike 5: invisibile nei primi trenta minuti, inizia ad essere servito e cercato maggiormente con le prime ripartenze veloci, ma se queste si rivelano tutte fallimentari per pasticci nella finalizzazione nei pressi dell’area, la colpa non può che essere del centravanti.
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