L’allenatore della Juventus Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa della finale di Coppa Italia di domani sera contro il Napoli. Il tecnico si è anche soffermato sul fatto di non aver vinto nulla in Italia e sul suo primo anno in bianconero.
Domani alle ore 21:00 la Juventus affronterà il Napoli all’Olimpico di Roma in quello che sarà l’atto conclusivo della Coppa Italia. Sotto tutti i punti di vista, la partita risulterà molto equilibrata anche per via dei tre mesi, ma quando si affrontano bianconeri e azzurri non è mai una gara banale per tanti motivi.
Nella giornata di oggi, Maurizio Sarri ha presentato la sfida di domani contro il Napoli ed anche il tecnico toscano ha sottolineato come questa sarà una finale molto difficile per i suoi giocatori visti i 3 mesi di stop forzato.
Contro il Milan, la Juventus ha giocato una grande mezz’ora, calando poi alla distanza come era normale che fosse dopo un lungo stop. Sarri ha ribadito come non si possa cambiare la condizione fisica in cinque giorni ed anche ciò renderà la partita di domani complessa: “È una partita particolare, difficilissima ed è complicata anche l’interpretazione dal punto di vista fisico. Ma fa parte dell’anormalità della gare di questo periodo”.
Quella di domani sarà la prima finale italiana per Sarri che potrà finalmente alzare un trofeo nel suo paese. Il tecnico bianconero, però, ha affermato a modo suo come in Italia di successi ne abbia ottenuti eccome: “Mi girano leggermente i coglioni quando dicono che in Italia non abbia vinto niente. Ho fatto 8 promozioni da una categoria all’altra e le ho fatte tutte sul campo. Non ho saltato una categoria. È un percorso difficile, sono contento di quello che ho fatto“.
Sarri ha poi difeso il suo operato affermando come, dati alla mano, i risultati per un allenatore esordiente sulla panchina della Juventus siano i migliori degli ultimi 50 anni, ma nessuno lo ricorda. Il tecnico toscano ha aggiunto come abbia trovato i suoi ragazzi migliori, più aperti, più sorridenti, più disposti al dialogo dopo un periodo ed un percorso difficile.
Per quanto riguarda la partita contro il Napoli, Sarri ha affermato come non bisognerà ripetere gli errori del San Paolo, lasciando troppo il pallone agli azzurri. Domani, l’allenatore bianconero è conscio che sarà difficile battere la sua ex squadra: “Vediamo che tipo di atteggiamento avranno domani, sono difficili da affrontare perché sono solidi quando si chiudono e veloci quando ripartono. Sanno esprimersi su alti livelli in certe partite”.
Non sarà della partita Higuain, spesso e volentieri è decisivo contro il Napoli, con Sarri che ha dichiarato come fino a ieri ha svolto allenamento differenziato ed è difficile cambi qualcosa per domani. Ci sarà invece Ramsey che potrebbe entrare nel secondo tempo o giocare solo uno spezzone di partita dall’inizio.
Contro l’Inter, Mertens è entrato nella storia del Napoli per numero di gol fatti ed anche Sarri è stato chiamato ad esprimersi sul belga, fatto esplodere proprio da lui ai tempi del Napoli. Il tecnico toscano ha dichiarato come era scontato che un grande giocatore come lui avrebbe lasciato il segno.
Quello di domani sarà il secondo scontro tra Sarri e Gattuso, con il primo che spera di vendicare la sconfitta del San Paolo. A livello umano, Sarri ha ammesso come il tecnico azzurro ex Milan gli stia simpatico, mentre a livello sportivo ha lodato i suoi risultati: “È una persona che mi piace molto, è schietto e solitamente parla bello diretto. Viste le mie caratteristiche mentali mi piace parecchio. Non sono sorpreso di quello che sta facendo, secondo me aveva fatto bene anche al Milan“.
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