Juventus-Atalanta 1-1, voti e pagelle: Mandzukic pareggia Ilicic, bianconeri in sordina

Finisce 1-1 tra Juventus ed Atalanta, una sfida che aveva significato unilateralmente, cosa che, per larghi tratti, si è vista con buona evidenza sul campo.

Il primo tempo, infatti, è stato tutto a tinte nerazzurre con “la Dea”, alla caccia di un incredibile posto in Champions League (adesso basterà vincere con il Sassuolo all’ultima giornata per averne la matematica certezza), che ha fatto la gare forte, soprattutto della sua qualità offensiva con il trio Gomez-Ilicic-Zapata sempre potenzialmente pericolosi.

Juventus-Atalanta 1-1, 37°giornata di Serie A

Ed in effetti, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, situazione spesso sofferta in stagione dai campioni d’Italia, l’Atalanta ha trovato, con il semplice gol di Ilicic, un meritato vantaggio che, per diversi minuti ha fatto credere anche all’impresa.

Ma l’orgoglio della Juventus è venuto fuori alla distanza e, con una formazione tutta a trazione anteriore, i padroni di casa hanno trovato il vantaggio, in seguito ad un generale aumento della pressione, sebbene spesso confusa, con il rientrante Mandzukic ed una leggera e decisiva incertezza di Gollini.

Un punto che porta a 90 la Juventus, che ha poi festeggiato il titolo e salutato due condottieri come Andrea Barzagli ed il mister Massimiliano Allegri, e che dà all’Atalanta la possibilità di essere artefice del proprio destino con gli strumenti in mano per rendere realtà quello che, solo poco tempo fa, sembrava un impronunciabile sogno. 

VOTI

MIGLIORI

Zapata, Gomez, Ilicic 6,5: il tridente delle meraviglie che più o meno ha inciso in quasi tutti i tantissimi gol (74) dell’Atalanta, brilla anche sotto le luci dell’Allianz Stadium soprattutto nei primi 45 minuti di gioco. Un po’ tutti e tre, poi, calano inevitabilmente alla distanza con Ilicic e Gomez sostituiti e Zapata, invece, annullato nella ripresa da Emre Can.

Mandzukic 6,5: torna e si ripresenta al gol lui che, all’andata, ha deciso tutti i big match costruendo, di conseguenza, tanto del largo vantaggio con cui la Juventus ha chiuso con giornate di anticipo il discorso scudetto. Il modo migliore per chiudere il cerchio.

Hateboer, Masiello e Djimsiti 6,5: i tre centrali hanno retto bene alla pericolosità e alla eterogeneità dell’attacco bianconero non solo nei primi 45 di gioco, più spenti da parte dei padroni di casa, ma anche nella ripresa quando la squadra era decisamente sbilanciata in avanti blindando così un preziosismo pari.

Szczesny e Barzagli 6,5: il portiere polacco, come nelle ultime gare giocate ad obiettivi scaduti, non riesce a tenere la porta inviolata complice una leggerezza generale ma anche questa volta, tiene a galla i suoi permettendo, con i suoi interventi, di portare poi a casa, alla distanza almeno un punto. Il professore della difesa bianconera, che meriterebbe 10 per la professionalità e la qualità sul campo nei suoi giorni migliori, lascia con una bella prestazione godendosi poi l’affetto e l’emozione di uno stadio intero.

PEGGIORI

Ronaldo 5,5: un po’ spento il fenomeno portoghese in questa ultima serata di festa in casa, finendo per pasticciare spesso e rendendosi, con il passare dei minuti sempre più nervoso nel tentativo, continuo, di provare a mettere la sua personale firma sul match.

Gollini 5,5: la sua incertezza costa cara ai suoi che si sono trovati davvero ad un passo da un’autentica impresa nonostante il poco significato della gara per la Juventus. Per trasformare il sogno in realtà, come detto, il destino è comunque nelle loro mani ma servirà una sua versione migliore e attenta per tutti e 90 i minuti per evitare brutti scherzi.

Cuadrado e Bernardeschi 5,5: il colombiano fisicamente è in evidente ripresa ma sembrano mancargli alcuni automatismi, alcuni intendimenti con i compagni probabilmente a causa del lungo stop e dell’assenza forzata dai campi per quasi la totalità della stagione. L’azzurro, invece, entra come sempre bene con qualità e dinamismo rendendosi spesso protagonista di belle giocate ma in fondo eccede rovinando un po’ l’umore, ed il suo finale di stagione, con un rosso evitabile.