
Gennaro Gattuso ha definito il 5-4 contro Israele “la partita più folle” della sua carriera da allenatore, ma ammette che l’Italia “subisce gol ridicoli con troppa facilità”. Dopo il 5-0 all’Estonia nel debutto, le aspettative erano altissime, ma il CT aveva già avvertito che questa sarebbe stata una sfida ben più complessa. Israele si è dimostrata sorprendentemente efficace, portandosi avanti due volte: prima con un autogol di Locatelli e poi grazie alla rete di Dor Peretz.
L’Italia ha reagito con una doppietta di Moise Kean e il gol di Matteo Politano, servito da un colpo di tacco spettacolare di Retegui. Nemmeno il 4-2 sembrava rassicurare gli Azzurri, che si sono fatti rimontare sul 4-4 prima che un cross deviato di Sandro Tonali trovasse la rete per il definitivo 5-4.
“È stata una battaglia” ha confessato un Gattuso esausto a RAI Sport e Sky Sport Italia. “La partita più folle a cui io abbia mai preso parte come allenatore. Ma il problema è mio, non dei ragazzi. Se vogliamo giocare in un certo modo, dobbiamo migliorare tanto. Siamo stati troppo ingenui: loro aspettavano solo di colpirci in contropiede e ci siamo fatti sorprendere più volte. Quando eravamo avanti, avremmo dovuto difendere più bassi”.
Con 10 gol segnati e 4 subiti in due partite, l’Italia di Gattuso mostra un’anima spettacolare ma anche una fragilità evidente: “Siamo una squadra pazza, troppo fragile dietro. Concediamo gol ridicoli con troppa facilità e dobbiamo lavorare su questo”.
Gli Azzurri, però, hanno mostrato grande carattere reagendo a ogni svantaggio: “I ragazzi meritano un applauso, non mollano mai. Ma non possiamo continuare a concedere così tanto. Tocca a me e al mio staff trovare soluzioni”.
Con questa vittoria, l’Italia sale a sei punti in due gare e conquista il secondo posto nel girone di qualificazione ai Mondiali 2026, alle spalle della Norvegia. Gattuso conclude con un invito alla crescita: “Abbiamo cuore e mentalità, ma se vogliamo fare qualcosa di importante dobbiamo diventare più solidi. Questi otto giorni sono stati incredibili, ringrazio i ragazzi per lo sforzo, ma il lavoro vero comincia adesso”.