3 punti per ripartire. 3 punti per salutare l’arrivo di Marotta nel migliore dei modi e proseguire la rincorsa verso un posto in Champions League. L’Inter soffre ma vince di misura contro una buona Udinese ed esce fra gli applausi del pubblico. La condizione è quella che è e la squadra, soprattutto a inizio secondo tempo, sembrava essere un po’ in balìa dell’Udinese. Ci ha pensato Icardi con uno splendido rigore “di cucchiaio” (alla Totti, tanto per intenderci) a scacciare i fantasmi e riconsegnare il sorriso ai tifosi nerazzurri.
La partita non è state entusiasmante, merito dei giocatori dell’Udinese che sono arrivati a Milano per fare la partita e hanno giocato senza timore reverenziale. L’Inter, un po’ contratta e impaurita, nel primo tempo non è riuscita a creare pericoli alla retroguardia friulana, attenta in fase difensiva a pericolosa in quella offensiva. A inizio secondo tempo, la partita stava per svoltare dalla parte bianconera. Mandragora, De Paul e Pussetto non sono riusciti a siglare il vantaggio e ad approfittare di qualche momento di sbandamento della difesa nerazzurra e di qualche imprecisione di Brozovic, un po’ sottotono rispetto alle solite uscite.
Spalletti ha così deciso di togliere Borja Valero e di mettere uno straripante Lautaro Martinez, che non è entrato nel rigore (mani di Fofana) ma ha portato un po’ di scompiglio nella difesa bianconera, proprio quello che serviva per togliere un po’ di certezze agli uomini di Nicola. In vantaggio di un gol, i nerazzurri si sono concessi addirittura il lusso di soffrire fino alla fine e di perdere qualche pallone sanguinoso. Al fischio finale, i tifosi si sono lasciati andare a un urlo liberatorio. La strada per il successo è ancora lunga, ma passava da questi 3 punti…
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