Inter-Southampton 1-0, voti e pagelle: Handanovic super, ancora male Eder

Tre punti fondamentali per De Boer e l’Inter: per il primo vogliono dire panchina salvata, per la squadra qualificazione riaperta dopo le prime due uscite in Europa League non particolarmente felici.

A dire il vero, anche dopo la partita con il Southampton l’Inter ha poco da esaltarsi: in enorme difficoltà per gran parte della gara, i neroazzurri devono ringraziare una prodezza di Candreva e un Handanovic in stato di grazia che ha blindato un risultato non del tutto meritato.

Da un punto di vista dell’impegno c’è poco da rimproverare all’Inter, ma si sono rivisti i soliti limiti caratteriali e le ormai ataviche difficoltà nella costruzione di gioco: per fortuna c’era Handanovic in porta e Miranda a comandare la difesa, altrimenti il rischio imbarcata sarebbe stato molto concreto. Ancora male Murillo, ormai diventato un caso, salvato più volte dallo straordinario compagno di reparto. Positiva invece la partita di Nagatomo e Santon: il giapponese poco propositivo in fase di spinta ma praticamente non ha sbagliato nulla in copertura, mentre l’ex Newcastle si è proposto con grande continuità ed è stato bravo ad affrontare un avversario temibile come Tadic. A centrocampo buona prestazione di Medel, bene anche Gnoukouri, mentre Brozovic macchia una prestazione incoraggiante con un’espulsione nel finale a dir poco sciocca. In grande difficoltà per buona parte della partita gli esterni, Candreva ed Eder: mentre il primo, però, con una prodezza individuale che ha regalato i tre punti decisivi è riuscito a farsi perdonare, il secondo continua in una fase involutiva ormai preoccupante. Infine, è giusto sottolineare la partita di grande sacrificio di Icardi: non ha trovato il gol, ma ha aiutato la squadra anche in fase difensiva, ha provato a dare profondità e, soprattutto nei momenti più difficili, si è comportato da vero leader. Il gol, ne siamo certi, arriverà.

INTER-SOUTHAMPTON 1-0
MARCATORE: Candreva al 22′ s.t.
INTER (4-3-3): Handanovic 7,5; Santon 6,5, Murillo 5, Miranda 7, Nagatomo 6,5 (dal 45’ s.t. D’Ambrosio s.v.); Gnoukouri 6, Medel 6, Brozovic 5,5; Candreva 6 (dal 36′ s.t. Ansaldi s.v.), Icardi 6, Eder 5 (dal 41’ s.t Perisic). (Carrizo, D’Ambrosio, Banega, Palacio, Yao). All.: De Boer 6.
SOUTHAMPTON (4-3-1-2): Forster 6; Martina 6,5, Yoshida 6, Van Dijk 6,5, McQueen 6; Hojberg 6,5, Romeu 5,5, Ward-Prowse 5,5 ; Tadic 5 (dal 28’ s.t. Boufal 6), Rodriguez 6,5 (dal 33’ Davis 6), Long 5,5 (dal 3’ s.t. Austin 6) (McCarthy, Fonte, Sthepens, Clasie). All.: Puel 6.
ARBITRO: Mazeika (Lituania).
NOTE: espulso Brozovic (I) per somma di ammonizioni. Ammoniti Medel (I) e Hojbjerg (S).
I migliori:
Handanovic 7,5: almeno due parate impossibili, ardue anche da descrivere tanto era alto il coefficiente di difficoltà. Il portiere sloveno è il vero protagonista della vittoria di ieri, ma quando un estremo difensore è il migliore in campo di una squadra costruita per dominare l’avversario e non subirlo, qualcosa vorrà dire.
Miranda 7: ancora un’immensa prestazione del centrale brasiliano, protagonista di una grave sbavatura iniziale che poteva costare carissima, ma poi autore di una prova di assoluta solidità e precisione. Si assume anche il compito di rimediare agli errori di Murillo, gioca praticamente per due.
Rodriguez 6,5: commoventi i suoi sforzi di trovare la rete. Nel primo tempo le sue combinazioni con Tadic e Long fanno impazzire la difesa interista. Cala vistosamente nel secondo tempo, come tutto il Southampton.
I peggiori:
Eder 5: l’impegno è incontestabile, così come pure bisogna ammettere che probabilmente gioca troppo lontano dalla porta per tornare ad essere il cecchino formidabile ammirato con la maglia della Sampdoria. Ma non gli riesce mai un dribbling, non trova mai la giocata, non salta mai l’uomo, non vede più la porta. Del resto, se in oltre venti presenze con l’Inter ha trovato solo un gol, il problema non si può più negare.
Murillo 5: ancora una volta il colombiano finisce tra i peggiori in campo. Manca la concentrazione, la forza fisica e mentale, la lucidità di fare sempre la cosa giusta che l’anno scorso lo avevano reso uno dei difensori più interessanti della Serie A. Involuzione inspiegabile.
Tadic 5: il serbo era tra i giocatori più attesi dei Saints. Nel primo tempo fa vedere qualcosa sulla destra, senza mai pungere particolarmente, ma nel secondo tempo sparisce dal terreno di gioco e viene giustamente sostituito. Da un giocatore della sua classe ci si attendeva molto di più.