L’Associazione Italiana Calciatori è sul piede di guerra con la FIGC, dopo che la Federcalcio ha deciso che le squadre di Serie A e Serie B di iscriversi ai prossimi campionati anche con contenziosi o arretrati di pagamento con i calciatori. Proprio per questo, quindi, i calciatori non solo minacciano lo sciopero, ma anche lo svincolo e la messa in mora
E’ guerra totale, proprio quando si avvicina la risoluzione del conflitto. Sì, perché l’AIC non ci sta a fare da vittima sacrificale sull’altare del calcio italiano ed è pronta ad aprire ad adire per vie legali contro la FIGC e la Lega Serie A.
Ma andiamo con ordine. La prossima settimana, più precisamente giovedì 28 maggio, ci sarà l’incontro tra il Governo, nella persona del Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e i vertici delle istituzioni calcistiche per la decisione definitiva sulla ripresa o meno, e nel caso sulla data, della Serie A.
Per quanto riguarda il format, saranno la Federcalcio e la Lega a decidere se sarà il caso di modificarla o se procedere regolarmente, anche tenendo conto del possibile nuovo calendario e nel rispetto dei nuovi protocolli approvati dal Comitato Tecnico Scientifico dopo le richieste della FMSI.
Quel che è certo, però, è che ormai da diversi mesi ci sono discussioni con i calciatori, i più colpiti dallo stop della stagione calcistica a causa dall’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione e al pericolo di contagio al Coronavirus, al secolo Covid-19.
Infatti, molte squadre non solo hanno trovato accordi per i tagli degli stipendi non pagando alcune mensilità degli ingaggi dei calciatori della propria rosa, ma addirittura alcuni club hanno arretrati, non avendo pagato, senza accordi con gli stessi, alcune mensilità ai propri dipendenti.
A questo, poi, si aggiunge la decisione della FIGC di permettere l’iscrizione alla prossima stagione di Serie A 2020-2021 di quelle squadre che hanno contenziosi o, appunto, arretrato, quindi non avendo pagato stipendi, con i rispettivi calciatori.
Questo non è piaciuto all’AIC, che nei giorni scorsi si è schierata al fianco dei calciatori, soprattutto quelle delle serie minori, e avrebbero non solo minacciato uno sciopero, per il quale però già c’è stato il dietrofront, ma soprattutto la messa in mora delle società e lo svincolo se gli stipendi non saranno pagati regolarmente.
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