La Roma voleva mantenere la continuità in campionato. Non voleva allontanarsi troppo dal gruppo di testa guidato da Napoli e Inter.
Il Genoa voleva risollevarsi dalla zona retrocessione, in cui è in piena lotta assieme a Verona, Spal e Sasssuolo.
Ne è uscito un match, alquanto combattuto e tirato fino alle battute finali. In mezzo ci sono errori evitabili commessi dai giallorossi. Ciò che sorprende di più, è un calciatore dell’esperienza di De Rossi, commettere un’ingenuità piuttosto grossa.
Perché proprio da una sua trattenuta in area nei confronti di Lapadula, su situazione di calcio d’angolo per il Genoa, è arrivato il colpo alle speranze romaniste.
Calcio di rigore ed espulsione, tutto in un colpo solo. Un pugno in faccia alla voglia e alla determinazione che fino a quel momento ha caratterizzato la formazione di Di Francesco.
Un inizio promettente per i giallorossi, con il loro 4-3-3, decisi a portarsi in vantaggio nei primi minuti. Verso il quarto d’ora El Sharaawy prima, Dzeko poi non riescono a trovare la porta per il grande intervento della difesa rossoblu.
Anche la formazione di casa si rende pericolosa con alcune ripartenze interessanti, ma senza esito. Su una di queste, Taarabt s’invola verso Alisson, ma Juan Jesus rinviene sull’attaccante rossoblu e gli soffia il pallone.
Un tiro di Nainggolan e un’occasione di Rigoni sul fronte opposto sono le due occasioni più nitide dell’intero primo tempo. Partita un po’ bloccata, con la Roma che fatica ad ottenere lo stesso possesso palla di giorni migliori. Ne sono conseguenza il minor numero di cross all’interno dell’area, così come i palloni riforniti alla punta Dzeko.
Il secondo tempo non cambia di molto l’andamento della gara. El Sharaawy pesca fuori dal suo cilindro un gran controllo su cross di Florenzi. Il suo tiro ad incrociare non lascia scampo a Perin.
Il Genoa non si scompone, continua a giocare di rimessa e mette in difficoltà i giallorossi. Ma l’errore grave viene commesso da De Rossi, che trattiene vistosamente Lapadula, malmenandolo anche un po’.
Il rigore e l’espulsione sono un tenaglia che spezza le gambe ai giallorossi. Da quel momento in poi, se c’è una squadra che poteva andare in vantaggio era quella di casa.
Un tiro di Veloso che viene respinto coraggiosamente da un difensore, così come un’occasione d’oro per Lapadula che mette fuori davanti ad Alisson.
In mezzo, un sussulto d’orgoglio giallorosso per una sfida che, improvvisamente, si è messa nei binari sbagliati. Kevin Strootman centra clamorosamente la traversa da ottima posizione. Per Perin non ci sarebbe stato nulla da fare, ma la sorte gli è stata benevola.
I padroni di casa escono dal Ferraris con una bella iniezione di fiducia per il futuro. Sono riusciti a fermare una squadra che ha subito pochi reti in campionato, con buone opportunità di offesa create a loro volta.
Inibite le fonti di gioco sulla fascia, hanno spesso saltato la linea difensiva alta tenuta dai giallorossi con precise e veloci verticalizzazioni.
L’ingresso di Schick non è stato sfruttato a dovere, anche perché il giocatore è reduce da un infortunio. Dzeko si è visto poco, marcato a vista da Spolli e Zukanovic.
La Roma dovrà resettare tutto e pensare al match con la Spal, per riprendere quota in campionato.
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