
Gennaro Gattuso presenta la sfida contro la Moldova con una certezza: non esistono partite semplici in Europa. L’Italia scenderà in campo giovedì alle 19.45 allo Stadionul Zimbru di Chisinau, match decisivo per consolidare la posizione nel Gruppo I in vista dello scontro diretto con la Norvegia a San Siro.
Il commissario tecnico, intervenuto in conferenza stampa, ha ricordato come il risultato della gara d’andata – una vittoria sofferta a Reggio Emilia – debba tenere gli Azzurri con i piedi per terra. “La gente ricorda l’11-1 contro la Norvegia, ma quella fu un’eccezione. La Moldova va rispettata”, ha sottolineato. “Ai miei tempi non esistevano partite facili, nemmeno con Lippi. Lo dicevo poco fa anche a Buffon.”
Rivoluzione nell’XI titolare: fuori Donnarumma, dentro Vicario
Gattuso conferma una serie di cambi importanti. In attacco toccherà ancora alla coppia formata da Gianluca Scamacca e Giacomo Raspadori, mentre ci sarà un turno di riposo per diversi titolari, tra cui Gianluigi Donnarumma e Federico Dimarco.
“Ci saranno molti cambi, ma non perché voglio fare esperimenti: ho grande fiducia in chi ha lavorato con serietà tutta la settimana”, ha spiegato il CT. “In porta giocherà Vicario, mentre Gabbia non partirà dall’inizio ma avrà comunque spazio.”
Una scelta netta, che dimostra come Gattuso voglia allargare il gruppo e mantenere alta la competitività interna in vista dei play-off Mondiali di marzo.
Dimarco, elogi e una stoccata a Inzaghi
Tra i nomi citati con orgoglio c’è quello di Federico Dimarco, protagonista di una crescita esponenziale all’Inter. Gattuso non nasconde l’ammirazione: “Si era diffusa l’idea che potesse giocare solo 60-65 minuti, ma si è tolto quella etichetta lavorando in modo impeccabile. È da tempo che offre prestazioni di altissimo livello.”
L’osservazione contiene anche una frecciata a Simone Inzaghi, che spesso lo sostituiva presto nelle partite dell’Inter, soprattutto in caso di ammonizione.
Dimarco riposerà contro la Moldova, ma resta un perno della Nazionale di oggi e di domani.
Test obbligati e obiettivo Mondiale
Anche un’eventuale vittoria contro la Norvegia difficilmente basterà per superarla al comando del girone, complice la differenza reti abissale. Per questo Gattuso e il suo staff stanno già costruendo la squadra in ottica marzo, quando cominceranno i play-off validi per l’accesso al Mondiale 2026.
Il CT, però, guarda oltre la classifica. “Lo sport è emozione, soprattutto quando porti la bandiera sulla maglia. Mi rende orgoglioso sapere che ogni gara della Nazionale venga seguita da 6-7 milioni di persone. Dobbiamo far innamorare la gente di questa squadra.”
Un messaggio chiaro: oltre ai risultati, serve passione, sacrificio e senso di appartenenza. È questo che Gattuso chiede ai suoi, convinto che l’Italia debba tornare al Mondiale e riconquistare definitivamente l’affetto dei tifosi.


