Formula Uno: le pagelle della stagione 2020

Eccoci giunti alla resa dei conti: con il Mondiale di Formula Uno ormai andato in archivio, é tempo di dare I voti ai protagonisti della stagione.

Un giudizio complessivo che riassuma in poche righe il rendimento di ogni singolo pilota e scuderia, tenendo conto di quali fossero le aspettative di ognuno a inizio anno. Nell’anno che ha consacrato Hamilton sette volte campione, ci sono state liete sorprese, ma anche alcune delusioni. Noi vi proponiamo I nostri giudizi, chiedendovi il beneficio della valutazione personale.

Scuderia Mercedes: voto 10 e lode

Un’altra stagione letteralmente dominata. Bastano alcuni numeri per rendere conto dello strapotere di Toto Wolff e soci: 15 pole su 17 disponibili, 13 vittorie e 15 podi complessivi.

Le frecce nere hanno chiuso, con un vantaggio di 254 punti sulla Red Bull, seconda, e hanno assorbito indenni il cambio di regolamento in corsa che imponeva una sola mappatura tra qualifiche e gara. La superiorità rispetto alle altre vetture é palese, non si puó far altro che togliersi il cappello.

Lewis Hamilton: voto 10 e lode

lI pilota piú vincente per il ciclo piú vincente nella storia della Formula Uno. Nella stagione in cui ha raggiunto Schumacher nell’albo d’oro del.”Circus”, Il “re nero” si é preso anche il record di vittorie che apparteneva allo stesso pilota tedesco: novantadue. Lewis Hamilton é già una leggenda vivente. Il prossimo anno lo attende l’immortalità.

Valtteri Bottas: voto 4,5

La nemesi del suo compagno di squadra: se Hamilton guida divinamente una vettura già sovraumana, per Bottas il privilegio si trasforma nelle piú atroci delle condanne.

L’uomo sbagliato al posto giusto, Bottas é costretto a convivere con l’ossessione di competere contro chi sembra praticare tutt’altro sport rispetto agli altri. Non regge la pressione e, nonostante delle qualifiche discrete, mai riesce ad essere realmente competitivo in corsa per insidiare la leadership del compagno.

Resterà ancora un anno in Mercedes, ma nell’orbita del team satellite (Williams) scalpita un giovane (Russell) pronto a prendere il suo posto.

Team Ferrari: voto 4

Si pensava fosse giunto il momento di competere seriamente con la Mercedes, per riprendersi il trono dal quale il “cavallino” é stato spodestato ormai 13 anni or sono.

invece la macchina é stata ben al di sotto delle aspettative, riuscendo a conquistare tre miseri podi in tutto l’arco della stagione e terminando mestamente sesta in classifica dietro a macchine come Renault e Mclaren.

Si é avuta a tratti l’inpressione che Binotto e soci stessero pensassero direttamente a progettare la prossima stagione. Vedremo…

Charles Leclerc: voto 6

La stagione era iniziata bene: un secondo posto che faceva presagire un anno votato alla sua consacrazione. Col passare del tempo la macchina ha mostrato I limiti del proprio motore e Charles ne ha pagato le conseguenze.

Non ci sentiamo di dargli l’insufficienza perché, al netto di alcuni errori come quello su Perez in Bahrain, quando é riuscito a terminare la gara é quasi sempre andato a punti. In piú, si é guadagnato la top 10 nella classifica piloti. Piú di tanto era difficile.

Sebasrtian Vettel: voto 5,5

Mezzo punto in meno del compagno perché, in certi punti della stagione (GP d’Italia, ma anche l’Eifel), é sembrato aver mollato la presa, giá proiettato verso la nuova avventura con la Racing.

La voglia di lasciare un segno nel suo ultimo anno in Ferrari, ha risvegliato in “Seb” la classe del campione. L’ultima parte di stagipne lo ha visto risollevarso dalle ceneri e piazzare un buon podio in Turchia. Mancherà il suo carisna a tutta la “rossa”.

Scuderia Red Bull: voto 8,5

L’unica che abbia saputo leggermente infastidire l’impero Mercedes. Chris Horner si affida all’esuberanza dei 22 anni di Max Verstappen e viene ripagato con 11 podi in 17 gare, due le vittorie. Avere Sergio Perez al fianco dell’olandese, che é giunto a un soffio da Bottas, potrá incrementare ulteriormente il livello della scuderia austriaca.

Max Verstappen: voto 9

Grande stagione la sua, macchiata solo da un passaggio a vuoto tra il GP d’Italia e di Toscana, che di fatto gli é costato il titolo di vicecampione del mondo. La maturazione, peró, é quasi completa e il prossimo anno ne vedremo di belle.

Alexander Albon: voto 5

Troppo incostante per essere da Red Bull. Brilla davvero in poche occasioni, (Bahrain), e quando il compagno di squadra vive una giornata storta non sa approfittarne. La retrocessione a test driver appare scelta inevitabile.

Scuderia Mclaren: voto 8

La prima tra gli umani. La scuderia inglese ha saputo conquistarsi il terzo posto nella classifica costruttori, (non accadeva da otto anni), anche grazie all’amalgama venutasi a creare tra I suoi due piloti. Nessuna vittoria, ma un rendimento costante che, alla fine, l’ha fatta prevalere sulla Racing Point nel confronto diretto.

Perdere Sainz, vero leader tecnico all’interno dei box, potrebbe essere un duro colpo. La scelta dI Ricciardo per rimpiazzarlo sembra comunque mettere a riparo da brutte sorprese.

In piú, pare che la power unit Mercedes svilupperà ancora piú potenza, e quindi sarà piú competitiva, il prossimo anno.

Carlos Sainz: voto 7,5

L’anno di apprendistato da futuro ferrarista é incoraggiante. Lo spagnolo si é mostrato pilota solido, abituato a lavorare nell’ombra. Un solo vero sussulto, il secondo posto al Muggello, poi un finale di stagione in crescendo: promosso.

Lando Norris: voto 7

lI salto di qualitá definitivo non é ancora avvenuto, ma l’inglese si é confermato uno dei migliori piloti della “Next generation”. Con Ricciardo in squadra avrà, forse, ancora piú responsabilità, giocandosi il ruolo di prima guida.

Scuderia Racing Point: voto 7

É vero: sono arrivati a un passi dal podio costruttori, ma se lo sono fatti sfuggire all’ultimo per l’ennesimo guasto al motore capitato all’incolpevole Perez. La scelta di silurare il messicano appare poi inconcepibile, visti I risultati ottenuti in gara.

Sergio Perez: voto 8,5

Per noi meriterebbe la palma di pilota dell’anno. Regge quasi da solo le sorti della Racing Point e si toglie la soddisfazione della prima vittoria in carriera al termine del GP del Bahrain. L’approdo in Red Bull appare il premio piú meritato vista la sfortuna che lo ha perseguitato durante l’anno.

Lance Stroll: voto 6

Troppo distante dal compagno di squadra per meritare dI piú. Alterna buone prestazioni (Muggello), ad altre assolutamente in ombra o macchiate da gravi errori come quando, partito dalla pole in Turchia, si ritrova confinato ad un insipido nono posto.

Oppure in Bahrain, dove si ritira dopo essersi ribaltato con la propria vettura e aver coinvolto in un incidente l’incolpevole Kvyatt: sufficienza risicata.

Scuderia Renault: voto 6,5

Conclude un buon Mondiale in quinta posizione, senza dare particolarmente nell’occhio, ma rispettando grossomodo le aspettative. I fiori all’occhiello sono I due podi di Ricciardo in Russia e ad Imola e il secondo posto di Ocon n, Bahrain.

Dani Ricciardo: voto 7

Molto bene l’australiano, che mantiene un rendimento costante e impreziosisce l’annata con due podi. In Mclaren potrà forse battagliare per qualcosa in piú.

Esteban Ocon: voto 6,5

Fa qualcosa in meno del compagno di squadra, ma tutto sommato la sua stagione é positiva. Chiude l’anno con un secondo posto in Bahrain, dietro a Perez. É una buona base da cui ripartire.

Scuderia Alpha Tauri: voto 6,5

La migliore tra le “piccole”, con un motore Honda che gira bene. Ha in Gasly un ottimo prospetto. Il prossimo anno ci si attende una riconferma.

Pierre Gasly: voto 7

Riesce a portare a casa una vittoria nel GP d’Italia, portando in alto il tricolore in sostituzione delle due Ferrari non pervenute, e tiene in alto il nome dell’ex Toro Rosso. Tutti parlano dI Russell, ma dovrebbero prestargli maggior attenzione.

Danill Kvyatt: voto 6,5

Anche lui si difende con onore, nonostante I limiti della vettura. Brilla soprattutto nella parte centrale della stagione, dove arrivano i migliori risultati, e si fa vedere anche nel finale. L’exploit di Imola (quarto posto), é la sua ciliegina.

Alfa Romeo: voto 6

Si fa ció che si puó. Nonostante I risultati negativi in qualifica, quasi mai in Q2, la scuderia svizzera ottiene buoni piazzamenti e chiude con un bottino di otto punti.

Antonio Giovinazzi: voto 6

Contribuisce in maniera equanime a Raikkonen al rendimento della Racing, sebbene questi gli si piazzi spesso davanti. Ci sono altri margini, ma é comunque migliorato rispetto allo scorso anno. Un 6 di incoraggiamento.

Kimi Raikkonen: voto 6,5

Semplicemente eterno. “Iceman” è diventato quest’anno il pilota ad aver corso più gare in assoluto: ben 329. In pista ha saputo ottenere quattro punti con l’Alfa Romeo, finendo spesso davanti al compagno di squadra Giovinazzi, nonostante le 20 primavere in più. Inoltre è stato l’unico a condurre la vettura ad una storica Q3 in qualifica (GP di Turchia). Sufficienza piena più che meritata.

Scuderia Haas: voto 5

Come l’Alfa Romeo, difficile valutare una vettura che sconti tanto distacco rispetto alle altre in termini di prestazioni, ma è pur vero che la Haas così male non si era mai comportata. La scuderia americana chiude il suo 2020 con appena tre punti all’attivo, raccolti in due soli Gran Premi. Dal prossimo anno, almeno, si darà spazio a due piloti giovani e promettenti come Schumacher Jr e Mazepin: sapranno reggere l’impatto con la categoria superiore?

Romain Grosjean e Kevin Magnussen: voto 5

A livello di punti è il francese ad essersi comportato meglio, avendone totalizzati due contro l’unico del compagno. Il danese ha fatto meglio in terrmini di piazzamenti, ma entrambi potevano ottenere qualcosa in più.

Scuderia Williams: voto 4,5

Fa male vedere una scuderia tanto gloriosa ridursi così in basso. Nell’anno dello storico addio di Sir. Franck Williams, che l’ha ceduta all’americana Dorilton Capital, la Williams totalizza zero punti, peggior risultato di sempre da quando ha esordito in Formula Uno (1977). Di gran lunga inferiore alle altre vetture, resta la soddisfazione di aver lanciato un giovane interessante come Russell.

George Russell: voto 7

Non è riuscito ad ottenere punti con la Williams, ma ha dimostrato di che pasta sia fatto salendo su una Mercedes e dominando il GP del Bahrein finché una serie di circostanze controverse non ne arrestasse la corsa verso la vittoria. Ha guidato la vettura di Sir Frank con grande audacia e personalità, riuscendo ad ottenere risultati confortanti in qualifica. Presto per dire se sia nata una stella, ma il potenziale per diventare un campione c’è tutto.

Nicholas Latifi: voto 6

A differenza del compagno di squadra, si piega a volte eccessivamente ai limiti della macchina, offrendo spesso prestazioni anonime. Sfiora la zona punti tre volte, comunque. Questo lo salva dall’insufficienza.

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