Il 18 marzo, data dello start del GP di Melbourne, primo del 2012, si avvicina e le scuderie cominciano a svelare ai media novità e problemi della nuova stagione. Dopo la Caterham, ex Lotus, presentata lo scorso 26 gennaio, arrivano indiscrezioni da un altro dei team minori: la Marussia, la scuderia che fino allo scorso anno si chiamava Virgin.
John Booth, team principal della scuderia, ha dichiarato, parlando al magazine Autosport, alcune delle difficoltà che la monoposto avrà anche nel mondiale che sta per iniziare: con il passo in avanti che stiamo cercando di fare quest’anno, il nostro obiettivo è prima di tutto l’aerodinamica perché dà maggiori guadagni. Stiamo cercando i secondi piuttosto che i decimi. La nostra visione ampia sul KERS è che mentre da un lato siamo a supporto del concetto di frenata rigenerativa come iniziativa ambientale, dall’altro la tecnologia attuale è incredibilmente costosa.
Proprio la mancanza del KERS, il sistema di recupero dell’energia cinetica, sarà ancora una volta uno degli handicap maggiori della squadra. La Marussia, che ha fatto investimenti per migliorare altrove la propria vettura, come l’ingaggio di Pat Symonds come nuovo direttore tecnico, ha reputato il costo per l’introduzione del KERS avrebbe ostacolato i miglioramenti apportati in altre strutture.
Rappresenterebbe una quota significativa dei nostri costi operativi, non in linea con il nostro manifesto originale che si basa su una F1 a basso costo in un’epoca di restrizione delle risorse, continua Booth. Intanto la Marussia non prenderà parte ai test di Jerez, ma scenderà in pista solo a inizio marzo durante le prove di Barcellona.
Notizie anche sul fronte Lotus: la nuova vettura, ex Renault, si chiamerà E20, in onore di Enstone, località inglese in cui da venti anni viene prodotto il telaio della monoposto.
Michele Pannozzo
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