Serie A, rispettare la soglia dell’indice di liquidità diventra requisito indispensabile per l’iscrizione al prossimo campionato. La decisione è stata ratificata durante l’ultima riunione della FIGC.
L’indice di liquidità quale requisito indispensabile per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie A. Questa l’ultima decisione presa dal Consiglio Federale della FIGC, che si allinea a una precisa volontà del presidente Gravina.
L’indice di liquidità è un indicatore della salute finanziaria di un club, e rappresenta il rapporto tra entrate e uscite nell’arco di 12 mesi. Attualmente, la soglia è fissata a 0,6%: ciò vuol dire che, per essere in regola, i ricavi di un club non devono scendere sotto il 60% delle perdite.
Come sottolineato dal presidente federale, esso rappresenta: “Un punto di riferimento per stabilire chi, nel breve termine, è nelle condizioni di garantire la continuità aziendale per poter affrontare il campionato”.
L’indice di liquidità rappresenta un parametro più indulgente rispetto al mero passivo, che rischierebbe di penalizzare quasi tutte le squadre del massimo campionato. Si tratta comunque di un indicatore molto importante, sintomo di quanto una squadra possa spendere, e dunque ottemperare ai propri obblighi finanziari.
Lo sa bene la Lazio, il cui mancato rispetto di tale parametro è costato una sessione invernale di mercato praticamente bloccata. Il Consiglio della FIGC ha reso dunque necessario tenere in debita considerazione l’indice di liquidità anche per l’iscrizione al campionato, sebbene la soglia di tale parametro verrà ridiscussa nel prossimo mese (termine ultimo il 20 aprile), con le squadre di Serie A che vorrebbero fosse ulteriormente abbassata.
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