La FIFA ha finalmente espresso il giudizio per una violazione commessa dal Manchester City durante il mercato.
In particolare il massimo organo del calcio ha sanzionato il caso di tesseramento di minorenni, in quanto contravviene l’articolo 19 del Regolamento Federale. La punizione è stata comminata in una multa di 370.000 franchi svizzeri, ovvero 340mila euro.
Questa sanzione viene dopo la violazione del Fair Play Finanziario ed è stata ben accolta dalla dirigenza inglese. La ragione di questa multa, piuttosto esigua per un club abituato a spendere fior di quattrini per i giocatori più forti al mondo, è stata spiegata dalla FIFA stessa.
Ciò che è emerso non fa di certo sorridere altri club, che hanno subito punizioni più importanti. Il Chelsea, per lo stesso motivo, non ha potuto effettuare il mercato nel corso dell’ultima sessione estiva.
La ragione per questa scelta sarebbe stata motivata dal ravvedimento immediato della dirigenza del City. Una semplice ammissione di responsabilità è bastato per far optare per la punizione più lieve. Ma se avesse seguito le medesime regole, indipendentemente dal club coinvolto, avrebbe dovuto bloccare il mercato dei Citizen per tutta la scorsa estate.
La FIFA ha dimostrato, in questo caso, una mancanza di fermezza. Questa disparità di trattamento non pone di certo a suo favore, visto che ha messo a repentaglio la sua autorità ed imparzialità.
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