Nello scenario suggestivo del Museo Alfa Romeo di Arese, davanti ad un parterre di assoluto livello (tra gli altri, il presidente FIA, Jean Todt, e il CEO della Formula 1, Chase Carey), sono stati tolti i veli sull’Alfa Romeo-Sauber, nuovo binomio che prenderà parte alla stagione 2018 di Formula 1, riportando la Casa del Biscione nel Circus dopo 33 anni d’assenza. Alla presenza del Presidente di FCA, Sergio Marchionne, sono state mostrate sia il concept della nuova livrea (su una Sauber C32 del 2013) che la nuova line-up dei piloti.
Il team di Hinwil schiererà ai nastri di partenza di Melbourne il confermato svedese Marcus Ericsson (alla sua quinta stagione, la quarta in Sauber, con 9 punti conquistati (tutti nel 2015) in 76 gare) e l’attesissimo rookie Charles Leclerc, punta di diamante della FDA, campione in carica di Formula 2 e vincitore della GP3 nel 2016, il quale riporta il Principato di Monaco nel Circus 23 anni dopo le nove gare in Larrousse di Olivier Beretta.
Per quanto riguarda la livrea, applicata nella notte, si nota una gran preminenza del bianco rispetto al rosso, presente su tutto il cofano-motore, sul quale campeggia in bella vista il logo dell’Alfa Romeo. Tra i due colori, che richiamano quelli della bandiera della Confederazione Elvetica, non potevano mancare delle strisce in colore blu scuro. Da chiarire che la colorazione della livrea potrebbe benissimo cambiare in corso d’opera, se non subito nei test invernali, anche a Melbourne. Un pò come fatto quest’anno dalla Force India, presentatasi a Barcellona con una livrea molto simile a quella 2016, per poi sfoggiare quella rosa direttamente all’Albert Park.
Nulla da fare, dunque, per il nostro Antonio Giovinazzi, che fino all’ultimo aveva coltivato qualche speranza di poter sostituire Ericsson. Ma le chance erano poche, poiché sin dal primo momento era apparso chiaro come la proprietà della Sauber (Longbow Finance) mantenesse un potere di decisione almeno per il secondo pilota; in più, il nativo di Kumla vanta alle sue spalle munifici sponsor, i quali fanno ovviamente gola ad un team come la Sauber. Per Giovinazzi (impegnato oggi al Motor Show) si prospetta un’altra stagione come terzo pilota, e per il movimento italiano la settima stagione consecutiva senza un pilota titolare.
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