Comincia a delinearsi la situazione in quel di Marina Bay, tornando ai valori pre Spa. Nelle PL2 del Gran Premio di Singapore 2019, ad issarsi davanti a tutti è Lewis Hamilton, che porta la sua Mercedes fino all’1:38.773; Max Verstappen, su Red Bull, è l’unico a tenere il passo dell’inglese in configurazione qualifica, fermandosi a +0.184 dal #44. Molto più distanti gli altri, a partire da Sebastian Vettel, Ferrari (+0.818), il quale però ha ottenuto il tempo al quarto tentativo, causa traffico. Stesso discorso per Charles Leclerc, che però ha ottenuto solo il 6° tempo (+1.245).
In mezzo alle due SF90 abbiamo un Valtteri Bottas molto in difficoltà (+1.121), e l’altra Red Bull di Alexander Albon (+1.170), a muro in curva 6, danneggiando l’ala anteriore, nelle prime fasi. Bene in casa McLaren, con Carlos Sainz 7° (+1.372) e Lando Norris 9° (+1.588); in mezzo la Renault di Nico Hulkenberg (+1.551), mentre la Toro Rosso di Pierre Gasly chiude la top-10 (+1.864). Il compagno di box Daniil Kvyat apre la seconda metà di classifica (+1.940), seguito dall’altra Renault di Daniel Ricciardo (+2.038) e dalla Racing Point di Sergio Perez (+2.102).
Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo, è 14° (+2.355), stesso tempo di Lance Stroll, Racing Point; subito dietro Kimi Raikkonen (+2.459). Male le Haas: Romain Grosjean è 17° (+2.619), Kevin Magnussen 19° (+2.791), con la Williams di George Russell a separarli (+2.672). Chiude Robert Kubica, con l’altra Williams (+3.404). Questa la situazione dei giri percorsi: con 35 tornate all’attivo comandano Norris, Giovinazzi e Russell, seguiti da Kubica (34) e da Sainz (33); all’opposto, a quota 26, ecco Grosjean.
Passiamo alla simulazione di passo gara. E qui, in pratica, Lewis Hamilton comincia già a prenotare la vittoria domenica, essendo stato letteralmente di un altro pianeta rispetto a tutti gli altri. L’inglese, che ha iniziato con la ‘rossa’, è stato l’unico a scendere al di sotto dell’1:45 (quasi la metà) con questa mescola, tenendosi poi massimo sull’1:45 basso; passato alla ‘gialla’, Lewis ha stampato subito un 1:43.9, facendo poi un 1:44 basso. Dopo uno stint su Soft non molto convincente, ha sorpreso Leclerc che, nelle stesse condizioni di Hamilton (almeno idealmente), ha ottenuto tre giri in 1:44.0, 1:44.3 e 1:44.9.
Per quanto riguarda gli altri, non male lo stint di Max Verstappen con le soft, essendo stato il più vicino a quello spaziale di Hamilton; da decifrare, invece, quanto fatto dopo la sosta, passando alle hard. Discreto Sebastian Vettel, subito dietro all’olandese della Red Bull con la mescola più morbida, mentre con la ‘gialla’ non ha avuto picchi di prestazione come il compagno di box. In affanno anche sul passo Valtteri Bottas, non convincente con la soft ed oltre un secondo di media più lento di Hamilton con la medium. Per quanto riguarda Albon, la sensazione è che dovrà guardarsi alle spalle (vedasi McLaren) piuttosto che avanti.
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