F1 Singapore 2017 Risultati Qualifiche: Vettel è un fulmine. La pole è sua

La pole del Gran Premio di Singapore, 14.esima prova del Mondiale 2017, se l’è aggiudicata un bravissimo Sebastian Vettel, alla 49.esima pole in carriera (3° stagionale). Il pilota ferrarista, con un gran crescendo durante il corso delle qualifiche, si prende la pole con un giro straordinario (1:39.491), ovviamente nuovo primato sul giro del circuito di Marina Bay. Un Vettel che si è preso tanti rischi, ma che ha avuto ragione, staccando le due Red Bull, comunque in luce, con Max Verstappen (+0.323) di un soffio avanti a Daniel Ricciardo (+0.349). Completa la seconda fila Kimi Raikkonen (+0.578), mentre le due Mercedes sono solo in terza fila, con Lewis Hamilton (+0.635) molto avanti ad un Valtteri Bottas in grosso affanno (+1.319).

Sebastian Vettel, alla quarta pole in carriera a Marina Bay (foto da: twitter.com/ScuderiaFerrari)

In quarta fila, la Renault di Nico Hulkenberg (+1.522) sarà affiancata dalla McLaren di Fernando Alonso (+1.688). Quinta fila per l’altra MCL30 di Stoffel Vandoorne (+1.907) e per la Toro Rosso di Carlos Sainz (+2.565). Nella seconda metà dello schieramento, sesta fila con la Renault di Jolyon Palmer e la Force India di Sergio Perez, seguiti, in settima fila, dalla Toro Rosso di Daniil Kvyat e dall’altra VJM10 di Esteban Ocon. Ottava fila per le Haas di Romain Grosjean e di Kevin Magnussen, mentre le Williams di Felipe Massa e Lance Stroll e le Sauber di Pascal Wehrlein e di Marcus Ericsson chiuderanno la griglia in nona e decima fila. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio cosa è successo nel sabato sera di Marina Bay.

F1 GP SINGAPORE 2017, CRONACA QUALIFICHE

La Q1 comincia con il solito caldo afoso e umidità molto elevata (70%) e cielo nuvoloso. Dopo la terza sessione di libere, su entrambe le Red Bull sono stati sostituiti i sistemi di sterzo, mentre Ericsson, dopo il botto in PL3, ha dovuto sostituire il cambio. I primi a lasciare i box sono Raikkonen, Kvyat, Stroll e Wehrlein. Il primo crono di riferimento è realizzato dal finlandese in 1:44.060, mentre Vettel fa segnare un 1:44.680, con un lungo in curva 18 per Grosjean. Escono anche i piloti Red Bull, a differenza dei Mercedes, che entrano in pista per ultimi. Bene Vandoorne, al comando, subito migliorato da Verstappen (1:43.031). Fa ancora meglio Ricciardo, in 1:42.846, con Vettel che sale in 3° posizione. Arrivano anche i Mercedes: Hamilton è a soli 38 millesimi dall’italo-australiano, Bottas è 4°. Problemi per Massa, con la posteriore destra danneggiata dopo una toccata in uscita di curva 21.

Continuano a spingere i piloti Red Bull, con Verstappen che scende fino a 1:42.010, con Ricciardo alle sue calcagna (+0.053). Molto lontani tutti gli altri, con le Mercedes avanti a delle Ferrari finora un pò lente. Intanto migliora Hamilton, ma è ancora a +0.445 dalla vetta. Problemi anche per Sainz che, rientrando nella sua piazzola ai box, è vittima di una vistosa fumata bianca dal posteriore della sua monoposto. Bandiera scacchi: vengono eliminati alla fine della prima parte di qualifica Magnussen, Massa, Stroll, Wehrlein ed Ericsson. Gran balzo delle McLaren sulla sirena, con Alonso 3° a soli 76 millesimi da Verstappen, davanti a Sainz e Vandoorne. Ferrari in 11° e 12° posizione, con Raikkonen davanti a Vettel.

I primi a scendere sul tracciato in Q2 sono Raikkonen e Hamilton, seguiti dai rispettivi compagni di box e dalle Toro Rosso; poi le Red Bull e le McLaren. Chiaramente è Kimi il primo a transitare sul traguardo, facendo segnare un 1:40.999. Hamilton segue a ruota con un 1:41.075, mentre Bottas è quasi mezzo secondo più lento. Molto bene Vettel, 1:40.529, al comando. Arrivano le Red Bull e con Verstappen si portano al comando (1:40.379); Ricciardo è un pò più lento, piazzandosi 3° in 1:40.776. Bravissimo Vandoorne, addirittura a sandwich tra le due Mercedes (+0.848). Dopo la prima serie di giri virtualmente eliminati Alonso, Perez, Kvyat, Ocon e Grosjean, unico senza tempo a causa di un errore in curva 1. Analizzando il confronto tra Verstappen e Vettel, si evince come il ferrarista sia stato molto più rapido nel T1, di un nulla più lento nel T2, mentre nel T3 paga dall’olandese 2 decimi. Riflettori puntati soprattutto su Alonso per la fase più intensa della Q2; lasciano i box anche i big. Raikkonen sale in 2° posizione, a +0.146 da Verstappen, mentre Hamilton si porta in 4° posizione. Migliora ancora Max, in 1:40.332, mentre Vettel abortisce il giro. Scala la classifica Ricciardo, 2° a +0.053 dal compagno di box. Eliminati Palmer, Perez, Kvyat, Ocon e Grosjean.

Splendida pole a Singapore per Sebastian Vettel, la #49 in carriera (foto da: twitter.com/F1)

Questi i partecipanti ad una Q3 attesissima: le due Red Bull, le due Ferrari, le due Mercedes, le due McLaren, la Renault di Hulkenberg e la Toro Rosso di Sainz. Si comincia con gli spagnoli Alonso e Sainz primi a lasciare i box, seguiti da Vandoorne. Tra i big, il primo è Raikkonen, con Hamilton, Bottas Verstappen, Vettel e Ricciardo alle sue spalle. Il primo crono significativo lo realizza Alonso, in 1:41.944. Ecco Kimi Raikkonen, in 1:40.069. Hamilton gli finisce subito dietro (1:40.192), mentre Bottas becca oltre sette decimi. Ma gli altri arrivano velocissimi: Verstappen è il primo a scendere sotto l’1:39 (1:39.814), ma Vettel fa ancora meglio (1:39.669). Molto bene anche Ricciardo (1:39.862), ma è al momento 3°. Le McLaren di Alonso e Vandoorne sono in quarta fila virtuale, seguiti da Hulkenberg e Sainz.

Arriva il momento topico di queste qualifiche, con gli ‘altri’ a scendere in pista per primi. Tra chi si gioca la pole, questo è l’ordine di uscita: Raikkonen, Verstappen, Hamilton, Vettel, Ricciardo e Bottas. Occhio al cronometro, pronti per i fuochi d’artificio. Raikkonen, anche a causa di una toccata contro il muro, non va oltre un 1:40.095; anche Verstappen non è perfetto e resta 2°, così come Hamilton, piantato in 5° posizione. A volare invece è Vettel, che rischiando tanto si prende una grande pole in 1:39.491. Ricciardo recupera qualcosa, ma non abbastanza da prendersi la prima fila. A seguire, troviamo Hulkenberg, Alonso, Vandoorne e Sainz.

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