F1, Russell: “Prime gare? Un’opportunità per noi”

George Russell al lavoro nella Williams. Fonte: Pinterest

George Russell guarda al futuro con un po’ di preoccupazione ma anche tanto ottimismo. Il pilota della Williams, infatti, crede che le prime gare della stagione 2020 possano certamente essere difficili per i piloti però, oltre questo, possa anche celarsi una buona opportunità per la Williams. Sta a lui e al suo nuovo compagno Nicholas Latifi coglierla.

Russell: “Prime gare? Buon per la Williams”

Il giovane pilota inglese ha affrontato il 2020 già in maniera molto diretta. Il Coronavirus, infatti, ha comportato una lunghissima pausa anche per la Formula 1. La stagione sarebbe dovuta iniziare ad inizio marzo ma ad oggi siamo ancora in attesa di vedere la prima gara.

Il primo pensiero di Russell è per l’approccio che i piloti dovrenno avere quest’anno. “Il 2020 sarà una stagione tutt’altro che facile– ha dichiarato l’inglese- Noi piloti, infatti, siamo stati costretti a stare fermi. Certo, a casa ci si può allenare ma non è lo stesso che girare a 200 km/h per Silverstone. Le gare stressano molto di più il fisico e la mente rischia di perdere la concentrazione.”

Oltre alla preoccupazione dovuta alla forma fisica e mentale, però, Russell conserva una bella carica di ottimismo.

“Le prime gare della stagione saranno un’incognita. Veniamo tutti da una situazione insolita. Questo vuol dire un’opportunità per la Williams di fare davvero bene.” La prima gara della stagione, che sarà quella austriaca, sarà anche a porte chiuse, un’ulteriore novità per tutti.

La quarantena sportiva di George

George Russell ha sfruttato anche la quarantena come un’opportunità. L’inglese, infatti, si è allenato duramente per tutto il periodo di lockdown e continua con costanza.

La quarantena è una buona occasione per mettermi in forma. Per meglio dire, posso trovare la mia forma migliore. Il mancato allenamento può portare alcuni piloti a faticare a riprendere il ritmo e ad essere un po’ arrugginiti. Io devo fare in modo a non essere uno di loro.