F1, Robert Kubica: “Il mio ritorno reso possibile dalla preparazione fisica”

Il debutto di Robert Kubica su una monoposto 2017, dopo i due test di Valencia e di Le Castellet su una Renault del 2012, è stato l’argomento d’interesse principale dei test svoltisi all’Hungaroring tra le giornate di martedì e mercoledì, richiamando anche 15 mila festanti tifosi polacchi.

Robert Kubica, impegnato tra le pieghe dell’Hungaroring durante i test di questa settimana (foto da: autobild.es)

Il pilota di Cracovia ha ben impressionato squadra ed addetti ai lavori, stampando al termine della seconda giornata il quarto tempo, oltre a mettere insieme la bellezza di 142 giri, ovvero l’equivalente di due gran premi in Ungheria. A qualche giorno di distanza, Kubica è tornato a parlare di quanto accaduto a Budapest, focalizzandosi soprattutto sulla sua situazione.

Non è cambiato nulla rispetto al recente passato. Sono sempre lo stesso, così come le mie limitazioni. Invece le cose sono diverse dal punto di vista fisico e della preparazione, poichè ho seguito un programma apposito. Non ho cercato di tornare indietro nel tempo, ma so che le attuali monoposto sono molto esigenti, per cui richiedono una preparazione adeguata“, spiega il pilota polacco.

Queste sono le monoposto più veloci degli ultimi 20 anni e sono anche 100 chili più pesanti dell’ultima che ho guidato. E questo, fidatevi, si sente molto” – prosegue Kubica – ” In un’auto da rally, quando si carica a bordo una ruota di scorta pesante 20 chili si sente, e la vettura pesa 1300 kg. Immaginiamo cosa vuol dire aggiungerne 100 ad una monoposto di 600. E questo è uno degli aspetti con cui devo familiarizzare di più. Ma dal punto di vista fisico, all’interno della vettura è molto meglio di quanto sembri dall’esterno, e questa per me è stata una buona notizia“.

Stando a quanto prevede il regolamento, Robert avrà ancora un giorno di test a disposizione. Poi, se la Renault vorrà riaverlo al volante, dovrà mandarlo in pista in una PL1 durante questa stagione. “L’ultima cosa che avrei voluto fare nel test era quella di uscire di pista e danneggiare la monoposto, e sono contento di esserci riuscito completando quanto il team mi ha chiesto” – conclude Kubica – “C’è molto che posso ancora fare, se tornerò in pista al volante della monoposto 2017 tutto mi sembrerà più familiare. Per un pilota la migliore sensazione che si può avere al volante di una vettura è quella di poter gestire tutto in modo facile e naturale. Ma quando tutto è nuovo, lo sforzo per tenere tutto sotto controllo è molto maggiore. Ci vuole un po’ di tempo, e credo sia normale“.

Gianluca Zippo

Informazioni sull'autore
Laureato in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli. Malato di Formula 1 e calcio, seguo anche la MotoGP e la NBA.
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