Dopo la delusione del Principato, Kimi Raikkonen sbarca in Canada con tutta l’intenzione di confermarsi tra i migliori e di giocarsi le proprie chance di vittoria. Chiaramente, i giornalisti presenti a Montreal hanno bersagliato il finlandese circa il chiacchierato andamento della gara monegasca e sul presunto diverbio con i vertici di Maranello nelle ore successive alla bandiera scacchi.
Questa la replica del Campione 2007: “Non sono e non sono stato arrabbiato. Non ero contento di aver concluso la gara in seconda posizione. Non sono talmente pazzo da non essere felice dopo una doppietta del team. Abbiamo gestito il gran premio in modo da finire in prima e seconda posizione. Nel mio caso è successo qualcosa di imprevisto nel traffico, ed ho perso la posizione. Ma non ci sono stati cambiamenti sulla strategia pianificata“.
“I doppiati mi hanno danneggiato, trovando dopo il pit gli stessi che mi avevano rallentato nella prima fase di gara” – continua Raikkonen – “Ma è una delle classiche situazioni in cui ci si può imbattere su quella pista. Come, sempre, nel dopo gara abbiamo parlato con la squadra per capire dove migliorare. Ma a Monaco certe decisioni sono più difficili e vanno prese in tempi più rapidi rispetto ad altre occasioni“.
Altro tema caldo è l’eventuale rinnovo del finlandese in ottica 2018. “Io so quello che voglio fare ma non lo condivido con nessuno, non sono affari vostri. Non ho alcun contratto firmato per il prossimo anno, ma ogni volta è la solita storia, ci sono sempre molte voci sul mio futuro. Quello che è successo a Monaco non ha niente a che fare con il mio contratto, è un episodio di gara” – taglia corto Kimi – “Non ero contento perché non ho vinto, ed il nostro obiettivo è quello di vincere. Sono stato felice per la squadra che ha ottenuto una doppietta, ma io voglio vincere, non arrivare secondo“.
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