Marc Genè, 42enne spagnolo di Sabadell, è un volto noto per gli appassionati italiani di Formula 1, essendo, oltre che tester al simulatore per la Ferrari, anche opinionista e spalla di Vanzini nelle telecronache di Sky Sport F1 HD. Ex pilota di Formula 1, con 36 gare all’attivo (5 punti conquistati) tra Minardi e Williams, Genè è stato intervistato da Motorsport.com, per un parere sull’attuale stato della massima categoria a ruote scoperte, e non solo.
“La tecnologia elettrica, nel motorsport, non è ancora ad uno stato così avanzato da poter sopportare la distanza completa di una gara” – dice lo spagnolo, a proposito dei propulsori totalmente elettrici – “In Formula E c’è il cambio di monoposto a metà gp. Ad oggi, la tecnologia migliore è l’ibrido, presente e futuro del motorsport, come si può vedere sia in Formula 1 che nel WEC“.
“E’ una tecnologia che funziona, basti vedere il livello impressionante di potenza che sprigionano i 1.6 Turbo in Formula 1” – continua Genè – “Sulle stradali, il mio pensiero è che l’ibrido e il plug-in siano la strada più percorribile attualmente. La vettura 100% elettrica funziona bene, è vero, ma non ci sono le infrastrutture. Nei paesi sono assenti, in città ci sono ma in numero insufficiente. Le vetture ‘full electric’ di serie e da corsa non sono la scelta ottimale“.
Alla domanda sul se una vettura totalmente elettrica possa essere considerata un’auto da corsa tout-court, Genè risponde senza indugio: “Assolutamente. Alla 24 Ore di Le Mans, quando corsi per la Peugeot, guidavo una vettura diesel. Inizialmente, poichè il tipo di alimentazione non sembrava affatto adatto alle corse, credevo che non avremmo combinato nulla di buono. Poi però, ti rendi conto che il rumore, anche se cercato e amato da noi piloti, non è un gran problema se manca. La Peugeot non faceva quasi rumore, sentivi turbo, i fruscii aerodinamici e altro. La cosa importante, indipendentemente dall’alimentazione e dal rumore, è che la macchina sia veloce. Ad alcuni mancheranno i V12, i V10 e i V8. Ma le vetture elettriche hanno un’accelerazione anche migliore. Quindi lo confermo, possono essere assolutamente delle macchine sportive“.
Il tono di Genè, però, cambia quando gli viene chiesto se l’ibrido costituisce l’ideale, al giorno d’oggi, per la Formula 1: “Può essere la strada maestra per il WEC, a mio modo di vedere. La Formula 1, invece, deve seriamente interrogarsi su questo aspetto. Due sono le alternative: o vedere i piloti gestire tante cose (consumi, regolazioni, pneumatici); oppure vederli spingere al 100% per tutta la durata della gara. La Formula 1 deve scegliere tra quello che accade oggi e una categoria più spettacolare“.
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