Kevin Magnussen è al centro di numerose polemiche in questi giorni.
Il motivo riguarda essenzialmente le sue manovre in pista, giudicate da tutto il mondo della Formula 1 come sregolate e poco attente. Le critiche sono piovute da ogni parte, sia da attuali che da vecchi piloti.
In particolare, l’ultima mossa spericolata del ventiseienne corridore danese è stata quella compiuta nel circuito giapponese di Sukuza. La vittima è stata il giovane francese, neo acquisto del cavallino, Leclerc sulla Sauber motorizzata ferrari, che ha subito il taglio della strada, mentre si stava prestando ad un sorpasso.
Jacques Villeneuve è stato particolarmente tremendo, non risparmiando critiche pesanti, con accuse d’incoscienza. Non solo ha tirato in ballo la FIA, rea a suo dire di non aver dato penalità ad un pilota che la ha meritate in pieno. E’ il più pazzo della storia della Formula 1, rincarando la dose di critiche.
Il campione del mondo 1997 con la Williams ha spiegato come questi gesti siano cattivi esempi messi in mano ai giovani. Chi guarda la Formula 1 oggi, non può imparare da questi gesti quais criminali, che non hanno nulla a che vedere con lo sport e l’intelligenza.
Kevin Magnussen ha cambiato più volte direzione in procinto di una curva, non lasciando a Lecler il tempo di evitare un incidente. La direzione di gara ha catalogato il fatto come semplice scontro, nulla più.
Vasseur, tema principal della Sauber, ha dichiarato come fosse abbastanza sorpreso di un mancato intervento dei commissari. Il pilota danese è stato presente in tutti gli incidenti di grande entità in questo 2018. E’ sempre in ritardo, soprattutto quando sei a 320 km/h diventa ancora maggiormente pericoloso.
La FIA avrebbe dovuto prendere una decisione su quanto accaduto, invece pare abbia fatto finta di niente. Un giorno c’è il rischio concreto che faccia incidenti di grandi proporzioni.
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