A pochi giorni dai festeggiamenti per il suo quarto titolo mondiale, conquistato con due gare d’anticipo grazie al 9° posto nel Gran Premio del Messico, Lewis Hamilton è tornato a parlare, soffermandosi in particolare sui suoi avversari, la Ferrari e Sebastian Vettel, dopo aver definito come ‘scelta giusta’ l’aver scelto la Mercedes nel 2013.
“Quando decisi di lasciare la McLaren, molta gente aveva pensato che la mia scelta di puntare sulla Mercedes non fosse la migliore per la mia carriera. A distanza di anni, penso proprio che in tanti abbiano cambiato opinione” – sottolinea Lewis – “Credo sia interessante vedere uno sportivo che si prende un rischio come ho fatto io e ce la fa. Sono felice e orgoglioso della scelta fatta, ma anche di tutte le persone che mi hanno aiutato a realizzare questo sogno. Ogni titolo è stato difficile, ma in modo diverso. Nel 2015 ho avuto una grande consistenza, ma quest’anno il titolo è arrivato come nel 2008, combattendo contro un’altra squadra, un team che ha fatto la storia“.
“La macchina Rossa, il mio colore preferito… La Ferrari è sempre una macchina bella da vedere in pista, ma non semplice da battere” – continua il pilota inglese – “Sono davvero orgoglioso di aver combattuto contro un avversario quattro volte campione del mondo, un pilota che ha grandi capacità e sa come vincere dei campionati. Sono cresciuto guardando la Formula 1 e i duelli come quello di quest’anno regalano emozioni“.
“Il mio rapporto con Sebastian è ok. Non siamo due ventenni ma uomini adulti, e come accade nel tennis o nel golf, quando osservi i grandi campioni ti accorgi che la forza mentale è tutto” – spiega il nativo di Stevenage – “E’ la mente che controlla ciò che fai. Se penso a Sebastian, so cosa ha realizzato negli ultimi anni, quanto sia coerente, so quali sono i suoi punti di forza e le sue debolezze. Così come conosco i punti di forza e quelli deboli della sua monoposto. Stelle come Nadal, Federer ed altri atleti top, sono un esempio per tutti, e cerco di cogliere ispirazione da ciò che fanno“.
“E’ probabile che ci siano momenti nei quali mi odia più di quanto potrei fare io” – conclude Hamilton – “Io provo a non avere negatività nella mia vita e non m’importa cosa viene scritto e cosa dice la gente. Nel tempo sono stato in grado di costruirmi una sorta di barriera con la quale respingere queste negatività“.
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