F1, la FIA vieta le mappature da qualifica: i cambi al regolamento e le reazioni dal mondo piloti
Con una lettera pubblicata da Peter Bayler, segretario generale, nei giorni scorsi la FIA ha annunciato importanti modifiche al regolamento a partire dal GP di SPA del Belgio: alle scuderie sarà infatti proibito di modificare la mappatura del motore tra qualifica e gara, introducendo l’obbligo per i piloti di usare una sola Power Unit.
La decisione, spiegata in una lettera dal titolo “Mappature ICE della Power Unit – riduzione della possibilità di regolazione tra le qualifiche e la gara“, è stata presa in conformità all’articolo 27.1 del regolamento sportivo, il quale impone che il pilota affronti la gara da solo e senza aiuti di sorta. In sostanza, le mappature utilizzate in qualifica, che garantiscono il massimo della potenza e dunque migliori prestazioni, vengono considerate un “aiuto” al pilota cge, soprattutto in qualifica, fa registrare tempi sensibilmente migliori rispetto al passo gara. Lo dimostra il caso Mercedes che, grazie al motore “Party mode” durante le prove del sabato, riesce ad accumulare un distacco medio di un secondo dalle concorrenti più accreditate, Red Bull in primis. Un gap che si riduce a quattro decimi durante le gare.

F1, “no” alle mappature diverse tra qualifiche e gara: le parole di Hamilton
Una decisione, quella di impedire l’impiego di più mappature tra le qualifiche e la gara, che sarebbe dovuta essere approvata a partire dalla prossima stagione e che invece verrà anticipata al Gran Premio del Belgio tra una settimana. Tra le scuderie più colpite dal provvedimento, come detto in precedenza, la Mercedes che, grazie alla “Party mode”, riusciva ad ottenere grossi vantaggi prestazionali in qualifica. Ne è ben conscio Lewis Hamilton, campione del mondo in carica e prima guida della scuderia tedesca, che ai microfoni di Racefans, non si è detto preoccupato dalle possibili ripercussioni, pur non lesinando critiche alla Federazione:
“Non è una sorpresa il fatto che provino sempre a rallentarci, ma non è un cambiamento enorme e per noi non sarà un problema. Il team ha fatto un grande lavoro sul motore. È ovvio che bannando la qualifying mode ci rallenterebbero, ma non nel modo che vogliono loro. La regola, se ci sarà e verrà applicata, dovrà valere per tutti, perciò non siamo preoccupati”.
Umore diverso in casa Red Bull, dove Max Verstappen, vincitore dell’ultimo Gran Premio, ha commentato in modo entusiastico l’intervento della FIA:
“Dobbiamo ancora migliorarci al sabato. La direttiva FIA? Vedremo cosa accadrà. Dopo la qualifica non ci è permesso toccare la vettura, ma solo cambiare la modalità del motore. Sarebbe bene se una cosa simile venisse approvata”.