Helmut Marko, e la Red Bull in generale, non hanno mai espresso un parere favorevole sulla rivoluzione tecnologica che, nel 2014, ha introdotto le power unit ibride in Formula 1. Soprattutto perchè, con il nuovo regolamento tecnico, il team di Milton Keynes ha dovuto cedere lo scettro di scuderia dominante alla Mercedes. Ma i progressi recenti della power unit Renault fanno guardare al futuro con più ottimismo, come sottolinea Helmut Marko.
“Questa tecnologia ancora non mi convince” – esordisce l’austriaco – “E’ fin troppo costosa e complessa, non rendendo più il pilota una priorità. Non è nemmeno adatta al grande pubblico, che fatica ad esserne attratto. E’ soprattutto il rumore prodotto che non piace, mentre quello emesso dai motori precedenti era un tratto caratteristico che affascinava i fan“.
“Non dobbiamo avere affatto la pretesa di replicare le gare di durata o dimostrare una tecnologia simile alla Formula E” – prosegue Marko – “Abbiamo già due categorie dove queste caratteristiche sono in primo piano e ciò basta. La Formula 1 deve rimanere pura competizione“.
Sulla rivoluzione 2017, Marko si dice convinto che, aerodinamica o no, il motore avrà ancora un ruolo determinante: “Senza un buon motore, le gare, il prossimo anno, non le vinci” – afferma deciso – “Tutte le nuove regole, comunque, potranno aiutare non poco. L’aerodinamica sarà di nuovo important e i piloti saranno maggiormente impegnati nella guida. L’anno prossimo però, ne siamo certi, le power unit avranno uno sviluppo molto simile a quanto visto in questo 2016“.
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