Dopo 25 anni il Circus torna in Portogallo, per la prima volta in quel di Portimao. Mercedes e Hamilton ancora favoriti assoluti
Dopo il Mugello, il Circus della Formula 1 si appresta a gareggiare su un altro nuovo circuito per il calendario iridato. La 12° prova di questo 2020 si disputerà presso l’Autódromo Internacional do Algarve di Portimao, che ospiterà la 26° edizione del Gran Premio del Portogallo (17° valevole per il Mondiale), il quale ritorna in calendario dopo 25 anni di assenza.
Come al Nurburgring, Lewis Hamilton avrà tutte le attenzioni addosso, dato che potrebbe conquistare la vittoria #92 e diventare il nuovo primatista solitario di questo sport, staccando quindi Michael Schumacher. Proveranno ad impedirglielo il compagno di box Valtteri Bottas e Max Verstappen, mentre sarà come al solito molto accesa la lotta a centro gruppo.

F1 GP PORTOGALLO 2020: IL CIRCUITO DI PORTIMAO
Situato nel comune di Portimao, regione dell’Algarve (sud del Portogallo), l’Autódromo Internacional do Algarve (esteso su un’area di 300 ettari circa) ha visto la luce nel 2008, costato 195 milioni di euro e con un progetto comprendente anche un circuito kart, un parco tecnologico, complessi tecnologici, appartamenti e un hotel a cinque stelle. Il circuito principale è lungo 4.684 metri per 15 curve (9 a destra e 6 a sinistra) e presenta la possibilità di usare la bellezza di 64 varianti. Portimao ospitò la Formula 1 per dei test tra il 2008 ed il 2009, grazie alla varietà della pista e alle sue caratteristiche, ovvero forti variazioni altimetriche e curve molto interessanti. La larghezza massima della pista è di 14 metri.
Ma andiamo a percorrere un giro del tracciato lusitano. Già il rettilineo dei box (unica area con DRS) presenta un andamento ondulatorio, con una decisa picchiata verso curva 1 (Primeira), a destra e di media velocità (probabilmente da 4°), seguita dalla veloce curva 2 e quindi dalla prima staccata di una certa difficoltà, quella di curva 3 (Lagos), a gomito, ancora a destra e da 2° marcia. In accelerazione si sale verso curva 4 (la prima sinistrorsa), la quale lancia sul rettilineo di ritorno, al termine del quale arriva un’altra dura staccata, ancora in discesa, trovando il tornantino a sinistra di curva 5 (Torre Vip), con banking positivo.

La pista si mantiene interessante anche nel tratto immediatamente successivo, con il cambio di direzione sinistra-destra delle curve 6 e 7, dove praticamente si scollina di nuovo, lanciandosi poi nella compressione di curva 8 (Samsung), a destra e nuovamente con banking positivo. Le montagne russe non sono di certo finite, poiché subito in uscita dalla 8 si va in salita e subito dopo ci si rifionda in discesa verso la veloce curva 9 (Craig Jones), a sinistra, seguita da un breve allungo e dalla difficile staccata della Portimao (curve 10 e 11), una doppia a destra dove bisogna prima allargare la traiettoria per poi puntare decisi verso il punto di corda.
Ancora discesone più compressione a seguire, andando verso curva 12 (a sinistra). Subito dopo ecco la staccata di curva 13, un tornante a sinistra in salita, trovando quindi, dopo un breve allungo, il lunghissimo curvone a destra Sagres (curva 14), anche questo in banking positivo e con vari piccoli dossi, uno in particolare in uscita. Siamo nella parte conclusiva. Un breve rettilineo porta all’ultima fatica, l’interminabile curvone a destra Galp (curva 15), che ricalca grossomodo l’ultima curva dell’Estoril.
F1 GP PORTOGALLO 2020: IL PRONOSTICO
Lewis Hamilton e la Storia della Formula 1, di nuovo. Dopo aver eguagliato il record di vittorie di Michael Schumacher nella scorsa gara al Nurburgring, l’inglese, involato verso il titolo #7, a Portimao ha la chance di portarsi a quota 92, diventando (chissà per quanto tempo) il pilota con più vittorie all’attivo di sempre. In ottica classifica, ormai Lewis avrà già fatto partire il countdown verso l’ennesimo trionfo iridato, visti i 69 punti di margine su Valtteri Bottas. Mercedes favorita ovvia ed assoluta, a sua volta vicina al titolo Costruttori #7 (consecutivo), dati i 180 punti di vantaggio sulla Red Bull (391 a 211) e i 264 a disposizione nelle ultime 6 gare.

Max Verstappen, al solito, sarà l’unica speranza di evitare un monologo delle W11. L’olandese, a -14 da Bottas, vanta già 8 podi in 11 GP, tra cui l’unica vittoria non Mercedes. Le cose più divertenti, ancora una volta, dovrebbero vedersi alle spalle dei primi. Partendo dai team, c’è la bella corsa a tre per il terzo posto, che al momento vede la Racing Point (120) vantare rispettivamente 4 e 6 punti su McLaren (116) e Renault (114), che al momento sembra dei tre il team più in crescita.
Questo dato è avvalorato dal podio ottenuto da Ricciardo al Nurburgring. Australiano al momento ottimo 4° in classifica con 78 punti, inseguito a breve distanza da una torma di avversari pronti a saltargli addosso: il più vicino è Perez (68), ma sono lì anche Norris (65), Albon (64) e Leclerc (63), con Stroll (57), Gasly (53) e Sainz (51) non ancora irrimediabilmente staccati. A proposito di Leclerc, punta ad un weekend quantomeno dignitoso la Ferrari, che ha 3 punti sull’AlphaTauri nella corsa al 6° posto Costruttori. Stesso discorso anche per Sebastian Vettel, che ha ottenuto un solo punto nelle ultime cinque uscite. Tenteranno di infilarsi nella lotta per i punti, come riuscito in Germania, l’Alfa Romeo e la Haas, così come la Williams, al momento unica ancora a zero.
F1 GP PORTOGALLO 2020: ORARI TV
Il ritorno del Gran Premio del Portogallo sarà visibile in diretta esclusiva su Sky e in differita su TV8.
F1 GP PORTOGALLO 2020 SKY (Diretta Esclusiva)
Venerdì 23 Ottobre 2020
Prove Libere 1 12:00 – 13:30
Prove Libere 2 16:00 – 17:30
Sabato 24 Ottobre 2020
Prove Libere 3 12:00 – 13:00
Qualifiche 15:00
Domenica 25 Ottobre 2020
Gara 14:10
F1 GP PORTOGALLO 2020 TV8 (Differita)
Sabato 24 Ottobre 2020
Qualifiche 18:30
Domenica 25 Ottobre 2020
Gara 18:10
F1 GP PORTOGALLO 2020: PNEUMATICI E METEO
A livello di pneumatici, i piloti avranno a disposizione a Portimao il trio di mescole più duro del lotto, ovvero C1 (Hard), C2 (Medium) e C3 (Soft), con una leggera differenza nell’allocazione delle stesse rispetto a quanto visto finora, vale a dire 7 treni di Soft e 3 sia di Medium che di Hard (scelta che verrà ripetuta anche ad Istanbul). Così Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing di Pirelli: “Per la prima volta ci aspettano due gare consecutive su circuiti completamente nuovi nell’era turbo-ibrida: si inizia da Portimao, al debutto assoluto. Qui non si è mai disputata alcuna gara di Formula 1, ma Pirelli ha già riferimenti su questa pista, grazie all’esperienza GT e WorldSBK“.
“È un tracciato spettacolare e crediamo che i piloti lo apprezzeranno molto. Portimao è particolarmente impegnativo sui pneumatici e le temperature elevate potrebbero influire sulle prestazioni, motivo per cui abbiamo scelto le tre mescole più dure della gamma. Anche l’allocazione standard è stata modificata, con un set in più di P Zero White hard e uno in meno di P Zero Red soft rispetto alle altre gare. Durante i primi 30 minuti di FP2, i piloti proveranno i pneumatici per il 2021: come sempre, il test sarà ‘blind’ quindi nessuno conoscerà esattamente le specifiche provate“.

Tocca ora al meteo previsto nel weekend portoghese. Venerdì la pioggia potrebbe essere protagonista, in particolare al mattino (probabilità al 50%); vento debole e temperature massime sui 18 C°. Sabato cielo sereno, con temperature tra i 14 ed i 18 C° verso l’ora delle Qualifiche. Domenica il meteo dovrebbe presentarsi variabile: il cielo dovrebbe andarsi a coprire verso il primo pomeriggio, con delle precipitazioni date al 50% al momento del semaforo verde della gara; temperature attese sui 20 C°.
F1 GP PORTOGALLO: ALBO D’ORO
Come detto in apertura, la Formula 1 torna in Portogallo dopo 25 anni per la 26° edizione del Gran Premio locale, la 17° valevole per il Mondiale. Le precedenti 25 edizioni sono state ospitate da tre circuiti: 13 all’Estoril (1984-1996), 2 al ‘da Boavista‘ (1958 e 1960) e 1 al Monsanto (1959). Unici con vittorie multiple sono Alain Prost (1984, 1987-88), Nigel Mansell (1986, 1990 e 1992) e Stirling Moss (1958-59). Come pole, davanti c’è Ayrton Senna (3), come podi ancora Prost (7) e come giri record Gerhard Berger (3). Passiamo ai team. La Williams vanta una posizione da dominatrice in ogni voce: vittorie (6), pole (5), podi (13) e giri record (7).

(1958) – Boavista – Stirling Moss (GBR, Vanwall)
(1959) – Monsanto – Stirling Moss (GBR, Cooper-Climax)
(1960) – Boavista – Jack Brabham (AUS, Cooper-Climax)
(1984) – Estoril – Alain Prost (FRA, McLaren-TAG Porsche)
(1985) – ” ” – Ayrton Senna (BRA, Lotus-Renault)
(1986) – ” ” – Nigel Mansell (GBR, Williams-Honda)
(1987) – ” ” – Alain Prost (FRA, McLaren-TAG Porsche)
(1988) – ” ” – Alain Prost (FRA, McLaren-Honda)
(1989) – ” ” – Gerhard Berger (AUT, Ferrari)
(1990) – ” ” – Nigel Mansell (GBR, Ferrari)
(1991) – ” ” – Riccardo Patrese (ITA, Williams-Renault)
(1992) – ” ” – Nigel Mansell (GBR, Williams-Renault)
(1993) – ” ” – Michael Schumacher (GER, Benetton-Ford)
(1994) – ” ” – Damon Hill (GBR, Williams-Renault)
(1995) – ” ” – David Coulthard (GBR, Williams-Renault)
(1996) – ” ” – Jacques Villeneuve (CAN, Williams-Renault)
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