F1, GP Gran Bretagna 2020, Analisi Gara: Hamilton stravince anche su tre ruote

Durante primo GP di Gran Bretagna 2020 è successo l’impensabile negli ultimi due giri, lo riviviamo attraverso la nostra analisi gara.

Il primo GP di Gran Bretagna 2020 sarebbe stato noioso, se durante gli ultimi giri non fosse successo l’impensabile, che andremo a rivivere insieme, attraverso la nostra analisi gara.

Lewis Hamilton festeggia un’altra vittoria. Fonte: Twitter Hamilton

Lewis Hamilton è talmente imprendibile da potersi permettere di vincere anche su tre ruote. Non che l’inglese avesse intenzione di provarci, se non fosse stato costretto a compiere una simile acrobazia a metà dell’ultimo giro. Il Gran Premio di Gran Bretagna- la prima tranche, ci attende la seconda questo weekend- ha riscattato 50 giri di dominio assoluto imperturbabile tanto da rasentare la noia, negli ultimi due giri. Ci sono state forature, pit-stop compiuti in fretta e furia, scene pericolose e acrobazie da circo. Sebbene sia stato Hamilton a trionfare, il protagonista indiscusso di questo Gran Premio sono state le gomme.

GP Gran Bretagna 2020, Analisi Gara: Mercedes

La W11 di Bottas. Fonte: F1.com

La nostra analisi gara parte direttamente nel vivo, analizzando il Gran Premio della Mercedes. La scuderia di Brackley ha veramente rischiato grosso però d’altra parte può permetterselo. Domenica prossima cosa succederà, Hamilton vincerà bevendo un caffè?

La W11 ha un solo nemico: il caldo. Per sua fortuna, tuttavia, le temperature non si stanno alzando un granchè e questo permette loro di dominare impunemente senza paura. Gli strateghi Mercedes hanno avuto la bella idea di fare continuare a tirare entrambi i piloti. Hamilton è partito immediatamente al comando e si è distanziato, seguito “a ruota” (è il caso di dirlo) da Valtteri Bottas e ha dominato per tutta la gara. All’improvviso, a soli due giri dalla fine, Bottas ha forato ed ha dovuto effettuare un pit-stop al volo, scivolando in undicesima posizione.

Hamilton stava compiendo la sua gara in tutta tranquillità quand’ecco che fora anche lui, nel corso dell’ultimo giro. Dev’essere passato di tutto nella mente del pilota in quel momento, memore anche di Interlagos 2008, ma ha mantenuto la calma ed ha condotto il suo “tre ruote di lusso” alla vittoria, compiendo un’acrobazia.

Mi stava venendo un infarto”- ha confessato la stella della Freccia d’Argento.

Ferrari, Doctor Jekyll and Mr. Hyde

La soddisfazione di Charles Leclerc sul podio di Silverstone, dove ha colto un insperato 3° posto (foto da: twitter.com/ScuderiaFerrari)

Sono soddisfatto di questa vettura, anche il bilanciamento è ottimo” commenta Leclerc, finito sul podio. “Se fatico così tanto è evidente che qualcosa non va”, afferma Sebastian Vettel, decimo per un pelo. Si può pensare che la vettura sia la stessa?

La SF1000 non ne ha, ci prova ma non ha davvero le carte in regola per gareggiare contro la Mercedes. La gara di Silverstone è stata tuttavia in grado di offrire un suggestivo gioco di luci e ombre. Uno spettacolare Charles Leclerc ha dimostrato di avere dei nervi d’acciaio, piazzando la sua inferiore SF1000 in quarta piazza e resistendo, aspettando. L’attesa ha pagato ed ha portato al monegasco un bellissimo podio, il secondo su quattro gare.

La SF1000 di Sebastian Vettel, invece, ha fatto i capricci per tutto il weekend, perdendo pezzi ogni volta. In gara almeno è arrivato un punticino, di più il tedesco non avrebbe potuto fare. Nel finale, con un macigno sul cuore abbiamo assistito ad un attacco di orgoglio in cui Seb ha tenuto dietro Bottas con la gomma forata. Le persone sono giuste ma le posizioni, decisamente no.

Red Bull: Albon rischia il posto

La gara delle due RB16 è divisa in due. Da un lato c’è Max Verstappen, orgoglio e spirito di competizione vulcanico, che ottiene un secondo posto con merito, dopo aver rischiato di forare anche lui ed avere effettuato in tutta fretta un pit-stop all’ultimo. Dall’altro c’è Alex Albon, che sembra stia iniziando ad accusare la pressione del suo team. Appena iniziata la gar si è letteralmente fiondato su Kevin Magnussen, speronandolo fuori e venendo penalizzaro di cinque secondi. L’anglo-thailandese non si è certo riscattato nel resto della gara. Sentiamo puzza di licenziamento in tronco, in stile Helmut Marko, in favore di un possibile ritorno di fiamma con Pierre Gasly che ha condotto una ottima gara.

Verstappen può essere soddisfatto del suo secondo posto. Fonte: F1.com

Gli altri #1: McLaren, Racing Point e Renault

La McLaren ha condotto un’ottima performance con entrambe le vetture ma sarà amaro valutare quella perdita di posizione per Sainz a causa della foratura. Norris nel suo Gran Premio di casa si è davvero distinto, terminando nelle prime sei posizioni. Il suo lui l’ha fatto, e ci sarebbe stato anche l’iberico se non ci si fosse messa quella foratua.

La Racing Point è stata deludente, in quanto ha pagato dazio in termini di affidabilità. La gara di Hulkenberg non è mai iniziata, a causa di un problema alla power unit, siglando l’ennesimo colpo di sfortuna per il tedesco ed anche Stroll non ha disputato una grande gara, proprio per la vettura che ha perso, appunto, in affidabilità.

Renault , invece, ha di che essere soddisfatta. Daniel Ricciardo ha chiuso in quarta piazza e Ocon sesto, ed i punti portati a casa sono davvero tanti. Certo, le forature di Bottas e Sainz hanno dato una mano al risultato, facendo lievitare le posizioni di due a testa ma i piloti hanno chiaramente un grande merito, poichè hanno tenuto dietro lo stesso Bottas, la Ferrari ed hanno combattuto contro le McLaren con carattere. Come si suol dire, la fortuna aiuta gli audaci.

Gli Altri #2: Alpha Tauri, Haas, Alfa Romeo, Williams

Abbiamo assistito ad un altra scuderia che si divide fra eccellenti prestazioni e sfortune clamorose: l’Alpha Tauri. Pierre Gasly ha conquistato un bel gruzzoletto, in termini di punti e si è tolto lo sfizio di tenere dietro Albon, che gli aveva “rubato “il posto l’anno scorso. Kvyat è stato sfortunato ma questo weekend avrà modo di rifarsi.

Haas ha pensato ad una ottima strategia per Grosjean, tenendolo fuori mentre tutti gli altri, prima della bandiera gialla, facevano i pit-stop. Ci sarebbe stato da migliorare leggeremente il tempismo, poichè hanno aspettato troppo e il francese ha perso tutte le posizioni che ha guadagnato per via dell’usura della gomma ma ha combattuto davvero con le unghie e con i denti. L’altra Haas è stata sfortunata, perchè Magnussen è stato vittima di un tamponamento da parte di Albon durante i primi giri ed è stato costretto al ritiro.

Per l’ Alfa Romeo ci siamo trovati ad assistere ad un Raikkonen che ha avuto problemi con il posteriore ed un ottimo Giovinazzi. Il pugliese ha vinto il confronto con il compagno di squadra ma è stato penalizzato di 5 secondo per una infrazione in regime di Safety Car.

L’ultima scuderia di cui analizzare la gara è la Williams. Come da copione, la scuderia di Groove è ottima in qualifica ma soffre durante il Gran Premio: tuttavia, Russell è arrivato dodicesimo e Latifi quattordicesimo. Si può fare di più ma con la monoposto attuale i due piloti hanno fatto davvero un ottimo lavoro.

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