Fernando Alonso è in Formula 1 da 15 anni. Tanto è passato dal suo esordio in Australia, ancora 19enne, a bordo della nera Minardi, vettura lenta e poco affidabile, con la quale comunque l’asturiano riuscì a far intravedere lampi di classe, che portarono Briatore e la Renault a scommettere su di lui. Un investimento che, come tutti ricordiamo, fruttò i Mondiali 2005-06. Seguirono il burrascoso 2007 in McLaren, il biennio da cavallo di ritorno nella ridimensionata Renault e, in particolare, il lustro in Ferrari, con altri due mondiali solo sfiorati. In conclusione, ci sono i due anni (tristi anzichè no) ancora a Woking.

(foto da: sport.es)

Alonso, pur riconoscendo il logorio che provoca stare tanti anni in quest’ambiente, non si sente proprio di dover appendere il casco al chiodo. “Io non vedo la situazione fisica così limitante come in altri sport” – dice Nando a F1i.com – “Qui parliamo principalmente di macchina, non credo ci sia un picco seguito, poi, da un calo. C’è una normale progressione e si può sempre migliorare. Se un giorno decidi di ritirarti, non lo fai perchè sei vecchio. Lo fai perchè sei stanco“.

Lo spagnolo ci tiene a chiarire il concetto: “Sei stanco di essere sempre in viaggio. Sei stanco dei media e del fatto che la tua vita, da vent’anni, è sempre sui giornali e in tv. Probabilmente, la volontà è quella di lasciarsi tutto alle spalle, poichè la vita reale è un’altra cosa. Per questo, a mio parere, ci si ferma. Non perchè sei due, tre decimi o mezzo secondo più lento rispetto agli esordi“.

“Abbiamo visto Michael Schumacher che, a 37 anni e nonostante fosse ancora un vincente, decise di dire basta” – continua l’asturiano – “Nel 2006 mi contese il titolo fino all’ultima gara, ma prese quella decisione. Questo perchè, se esordisci in formula 1 a 19-20 anni, quando arrivi a 37 vuol dire che hai passato ben 17 anni in questo mondo. Pensi sempre al tuo lavoro, non c’è mattina nella quale, facendo colazione, pensi a quello che stai mangiando. E non passa giorno senza pensare al fatto che potresti farti molto male in un incidente. In pratica, hai passato tutta la tua vita facendo questo“.