Tornata in Formula 1 con un team proprio nel 2016 dopo quattro stagioni passate esclusivamente da fornitrice di propulsori, l’obiettivo a medio-lungo termine della Renault è chiaramente quello di lottare con le varie Ferrari, Mercedes e Red Bull, provando a conquistare nuovamente un Mondiale che manca dal 2006.
Dopo una prima stagione di rodaggio, dovuta principalmente al fatto che la R.S.16 fosse niente più che l’adattamento della precedente Lotus E23 ai regolamenti 2016, con la coppia formata da Kevin Magnussen e Jolyon Palmer a mettere assieme 8 punti (7 il danese, 1 l’inglese) ed un 9° posto nei Costruttori, il programma di risalita è partito effettivamente nella passata stagione.
Ingaggiato il tedesco Nico Hulkenberg al posto di Magnussen, e con una R.S.17 più competitiva, il team di Enstone ha concluso il 2017 al 6° posto nei Costruttori con 57 punti, 43 dei quali frutto dell’ex Force India, mentre i restanti 14 punti sono stati ottenuti 8 da Jolyon Palmer e 6 da Carlos Sainz, che ha sostituito il britannico a partire dal Gran Premio degli Stati Uniti.
Nella stagione in corso, quindi, la R.S.18 ha rappresentato un ulteriore miglioramento per la Renault. Quando mancano sei appuntamenti alla fine del 2018, la Renault occupa la 4° posizione nel Costruttori, con 91 punti totali (53 di Hulkenberg e 38 di Sainz) ed un margine al momento di 15 lunghezze sulla Haas. Nel 2019, inoltre, la scuderia anglo-francese ha effettuato un vero colpaccio nel mercato piloti, assicurandosi nientemeno che Daniel Ricciardo, mentre Sainz andrà in McLaren.
Nelle prossime stagioni, il team di Enstone si aspetta di proseguire in questo percorso di crescita. Il gap attuale dai top team, però, induce a pensare più che altro al 2021, stagione nella quale i team dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) ripartire da zero in seguito al varo dei nuovi regolamenti. Questo è il pensiero di Marcin Budkowski, direttore tecnico della Renault.
“La nostra speranza, chiaramente, è di avvicinarci alla vetta il più in fretta possibile. Ma la realtà è che dobbiamo continuare a fare un passo per volta” – ha sottolineato Budkowski a Motorsport.com – “Siamo pressappoco ad un secondo e mezzo dai migliori in questo momento, e sarebbe assurdo pensare di recuperare questo divario in poco tempo, soprattutto considerando le organizzazioni che hanno Mercedes e Ferrari“.
“Loro hanno strutture di 900 persone da anni, e questa stabilità è ovviamente un vantaggio consistente per loro” – continua l’ex uomo della FIA – “Noi siamo cresciuti nelle ultime due stagioni, è indubbio. Ma sarebbe ridicolo da parte mia dire che l’anno prossimo riusciremo a batterli. Noi dobbiamo continuare a progredire con costanza, e ridurre il gap dai primi è un obiettivo realizzabile“.
“Ripeto, fare previsioni è azzardato oltre che insensato” – conclude Budkowski – “Io spero vivamente che già nel 2020 ci ritroveremo molto vicini ai top team, ma credo che l’obiettivo vero e proprio sia il 2021. Se sarà confermato il cambio di regolamento, dovremo farci trovar pronti. E’ vero che un simile cambiamento può risultare sia un’opportunità che un rischio; ma dal nostro punto di vista, una modifica radicale del regolamento credo ci favorirebbe“.
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