F1 2018 GP Stati Uniti, Vettel: “Gestire al meglio gli pneumatici sarà fondamentale”

Non è stato un venerdì semplice da decifrare quello di Città del Messico in casa Ferrari. Le due SF71-H non sono apparse in gran forma sul giro singolo, con entrambi i piloti non in grado di effettuare una simulazione di qualifica senza errori e correzioni varie, tanto che sia Sebastian Vettel (7° al mattino, 4° al pomeriggio) che Kimi Raikkonen (8° sia in PL1 che in PL2) hanno rimediato distacchi pesanti dalle Red Bull. Meglio la simulazione di passo gara, soprattutto con un Sebastian apparso decisamente a suo agio con la mescola Supersoft.

Venerdì complicato per la Ferrari In Messico. Sebastian Vettel (in foto) ha ottenuto un 7° ed un 4° posto nelle prime due sessioni di libere (foto da: twitter.com/ScuderiaFerrari)

Non è stato facile far funzionare bene la macchina oggi (ieri ndr). E’ stato comunque interessante sia in ottica gara che in ottica qualifiche” – spiega Vettel – “Abbiamo avuto difficoltà nel trovare il giusto equilibrio e a spremere tutto dalle gomme. La parte più complicata è che non c’è grip né aderenza. La pista è piuttosto scivolosa e le gomme non funzionano nel modo giusto“.

E’ per questo che, secondo me, è possibile vedere grandi divari nei tempi sul giro” – aggiunge il tedesco della Ferrari – “Cercheremo di sistemare tutto per domani (oggi ndr). Questo sarà il lavoro principale su cui dovremo concentrarci. Penso che tutti possano ancora migliorare i loro tempi, e cercherò di essere lì per giocarmi le mie possibilità“.

Queste invece le impressioni di Kimi Raikkonen: “Su questa pista le prime sessioni sono sempre state molto complicate, a causa della bassissima aderenza. Ed oggi (ieri ndr) non è stato affatto diverso. E’ stato un venerdì come gli altri da queste parti, con poco grip e grande facilità nel fare errori, provocando dei flatspot alle gomme“.

A causa di queste cose, abbiamo avuto molte vibrazioni sulla macchina. Ciò non è ideale, ma man mano siamo migliorati” – conclude il finlandese – “Sicuramente siamo progrediti nel corso delle sessioni, ma c’è ancora tanto lavoro da fare. A che punto siamo rispetto agli altri lo vedremo solo domani (oggi ndr)“.

Gianluca Zippo

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Laureato in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli. Malato di Formula 1 e calcio, seguo anche la MotoGP e la NBA.
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