F1 2018 GP Singapore, Risultati PL2: Raikkonen di un soffio su Hamilton
Si è da poco conclusa la seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Singapore, la prima davvero indicativa, correndosi in notturna e in quelle che dovrebbero essere le condizioni di qualifiche e gara. Davanti a tutti troviamo un ancora pimpante Kimi Raikkonen, che realizza il miglior tempo in 1:38.699 (record ufficioso del circuito). Alle sue spalle, vicinissimo (+0.011), c’è Lewis Hamilton, mentre beccano distacchi abbastanza pesanti tutti gli altri.

Le due Red Bull di Max Verstappen (+0.522) e di Daniel Ricciardo (+0.610) occupano la 3° e la 4° posizione, subito avanti a Valtteri Bottas (+0.669). E Sebastian Vettel? Sessione decisamente complicata per il tedesco (9° a +1.934), andato a grattare pesantemente il muro esterno a curva 21 con entrambe le ruote di destra nel corso della simulazione di qualifica. Vettel è rientrato immediatamente ai box per far controllare la vettura; la perdita di un liquido di colore violaceo (evidentemente di raffreddamento) ha indotto il box Ferrari ad interrompere la sessione.
Tra Bottas e Vettel si piazzano Carlos Sainz (+1.575), Romain Grosjean (+1.685) e Fernando Alonso (+1.760), mentre l’altra Renault di Nico Hulkenberg (+1.969) completa la top-10. A seguire, in perfetta alternanza, troviamo le Force India di Sergio Perez (11° a +2.075) ed Esteban Ocon (13° a +2.171), con le Sauber di Marcus Ericsson (12° a +2.113, autore di un testacoda nel finale di sessione) e di Charles Leclerc (14° a +2.363). Con il 15° tempo, invece, ecco l’altra Haas di Kevin Magnussen (+2.455).
Chiudono la classifica l’altra McLaren di Stoffel Vandoorne (+2.465), le due Toro Rosso di Brendon Hartley (+2.843) e di Pierre Gasly (+2.916) e le due Williams di Lance Stroll (+3.442) e di Sergey Sirotkin (+3.482), con il canadese che ha patito anche un principio d’incendio sul freno posteriore destro. Passiamo alla situazione dei giri completati. Davanti a tutti troviamo Hartley (38), seguito dal duo formato da Ericsson e Leclerc (37) e dal trio con Sainz, Gasly e Sirotkin (36). Al contrario, in coda abbiamo ovviamente Vettel (12), peggio di Stroll (17) e di Hamilton (20).

Questo, invece, un riepilogo di quanto visto in sede di long run. Bottas comincia con Ultrasoft, Raikkonen e Hamilton con le Hypersoft. Valtteri, dopo un giro d’attacco in 1:45 medio, è rapidamente passato sull’1:46. Kimi, invece, non ha brillato nel primo passaggio (1:46.3), migliorandosi poi (1:45.1); decisamente meglio Lewis (1:45.0). Il finlandese della Ferrari ha avuto una punta in 1:44.4, tornando poi sull’1:45, in fotocopia con il #44. Buono anche il passo di Ricciardo, anche lui partito con l’Hypersoft, arrivando sul limite dell’1:45.
Bottas è durato abbastanza poco con le Ultrasoft, fermandosi e passando alle ‘rosa’; stessa mossa anche per Verstappen, che fa 1:44.9 nel giro d’attacco con le Hypersoft. Leggermente peggio invece Valtteri, rallentato anche un pò dal traffico. Kimi Raikkonen, dopo un run di 17 giri su Hypersoft, si ferma e monta le Ultrasoft, dopo esser rimasto anche lui nel traffico di monoposto più lente. Stessa strategia anche per Daniel Ricciardo.

Finisce in anticipo il lavoro di Lewis Hamilton. Durante la prima metà di sessione, l’inglese ha spiattellato sia il treno di Ultrasoft che quello di Hypersoft. Il primo, in particolare, presentava l’anteriore sinistra praticamente bucata fino alla struttura, dopo che Lewis, in staccata di curva 14, per poco non centrava Vettel. A quel punto, con soli altri due treni di Ultrasoft disponibili, in Mercedes hanno ben pensato di non far fare al Campione in carica un run con la ‘viola’, dovendo comportare l’utilizzo di un treno di pneumatici nuovi.
Il giro d’attacco del #7 è un 1:45.5, mentre volano le due Red Bull, con Ricciardo che fa un 1:44.8 e Verstappen un 1:44.6 (su HS). Kimi non riesce a scendere di tempi, fissandosi sull’1:46 basso, mentre l’italo-australiano va anche lui sull’1:44.6. Proprio alla fine, però, Raikkonen scende all’improvviso anche lui sull’1:44.6. In sintesi, quindi, cosa possiamo dire? Con la Hypersoft, Raikkonen e Hamilton sono andati con lo stesso passo, ma anche Verstappen è andato forte (pur con serbatoio più scarico). Con la Ultrasoft, invece, ha sorpreso Ricciardo, ma il tempo finale di Kimi fa pensare ad una Ferrari comunque molto competitiva. Più in ombra Bottas. Da sottolineare i buoni long run di Sainz con la Renault, non lontani dai primi.
Gianluca Zippo
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