Daniele De Rossi centrocampista dell’Italia e della Roma in un intervista rivela i punti di forza di questa nazionale
Il centrocampista della nazionale e capitano della Roma Daniele De Rossi in conferenza stampa si è aperto ai giornalisti e ha risposto in modo chiaro ed esaustivo a tutte le domande.
Secondo De Rossi questa Italia ha il gruppo giusto, la mentalità e la forza per andare fino in fondo agli europei e soprattutto ha nel Ct Antonio Conte la sua stella.
Sull’ultima partita che la nazionale già matematicamente prima nel Girone E giocherà contro l’Irlanda De Rossi dice:
Partita con l’Irlanda inutile? Falso, è sbagliatissimo dirlo. Perché è comunque importante. Non pensiamo ancora a chi incontreremo agli ottavi. Dobbiamo pensare all’Irlanda: vogliamo chiudere il girone a 9 punti. Tra l’altro è importante che chi non ha giocato tanto finora possa esser protagonista in prima persona. Noi giustamente siamo tutti un po’ egoisti, in maniera positiva. Dunque è giusto che tutti abbiamo modo di dare direttamente il loro contributo”.
Sulle qualità di questa nazionale che non ha una stella in campo del calibro di Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic o Hazard Daniele De Rossi dice:
“Bisogna avere il giusto equilibrio nel criticare o giudicare una squadra. Noi non abbiamo quell’individualità che ruba l’occhio, come Hazard o Ibrahimovic. Ma abbiamo altre qualità che altre squadre non hanno. Abbiamo compattezza, gruppo. Tante squadre hanno delle stelle, ma il balzo tra la stella e le riserve è molto alto. Da noi invece c’è molto equilibrio tra chi parte titolare e chi subentra. Comunque all’inizio era positivo non avere tutte le luci puntate su di noi. Ora abbiamo svelato le nostre carte, e percepiamo più attenzione dalle altre squadre. Io stella? No, le stelle sono altre. Anche il palmares parla per una stella. Messi o Ronaldo di gol ne fanno 50 all’anno mentre io, Eder ne facciamo di meno. E’ giusto che i Messi e i Ronaldo abbiano un credito più ampio”.
Secondo Daniele De Rossi è proprio il Ct Antonio Conte l’arma in più e l’anima di questa nazionale:
“Quando parlavo delle nostre qualità pensavo anche a Conte. Io non voglio passare per ruffiano, ma Conte significa equilibrio. Organizzazione. Questo pesa più, a volte, di un giocatore che fa l’uno contro uno, che fa rovesciate, che fa gol. Non sentiamo ancora nostalgia, è tanto presente come figura… Per ora non possiamo pensare al suo futuro. Comunque mi avrebbe sorpreso se fosse rimasto tanti anni in Nazionale, perché è un animale da campo”.
Inoltre il blocco difensivo titolare della Juventus formato da Buffon in porta e da Barzagli, Bonucci e Chiellini è sicuramente il punto di forza di questa nazionale che sin qui non ha subito neanche un gol:
“Barzagli, Bonucci e Chiellini sono i migliori del mondo, sono fenomeni. Omogenei, complementari. Anche presi uno per uno sono eccezionali, completamente contagiati dalla mentalità di Conte. Che non so se l’avessero già prima o no. Ma resta il fatto che sono carismatici. Io faccio il mediano davanti alla difesa, con le mie caratteristiche. Anche se mi marcano a uomo come se fossi Pirlo o Iniesta, forse m’hanno scambiato per qualcun’altro. Io mi sento un quarto difensore aggiunto o un attaccante quando c’è da attaccare”.
Infine grande importanza per il rendimento di questa nazionale ha avuto la preparazione atletica che gli azzurri hanno fatto nel ritiro pre-Euro 2016:
“I frutti del lavoro in ritiro si stanno raccogliendo ora. Nei secondi tempi corriamo, ci mettiamo aggressività, resistenza. Abbiamo corso tantissimo e sarebbe un peccato che non funzionasse. Quanto alle mie sostituzioni, non lo so se sia un discorso tattico o fisico. Io mi sento bene, ma capisco che ci sono giocatori forti in panchina che possono aiutarci. Ci limitiamo ad accettare le scelte dell’allenatore, come sempre”.
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