A causa dell’emergenza Coronavirus, la Lega Serie A starebbe pensando di non far disputare le partite di Serie A al Nord, ma solo in 3-4 città situate in zone meno colpite d’Italia, mentre la Coppa Italia, la Champions League e l’Europa League potrebbero concludersi sia in parallelo al campionato che in blocchi, cioè solo dopo la fine del campionato
Aggiungi una proposta al tavolo, che c’è un amico in più! E’ proprio questa la sensazione di quest’ultimo mese, quasi si stesse vedendo la commedia in musical “Aggiungi un posto a tavola” di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, ovviamente cambiando il “posto” con la “proposta” e “a tavola” con “al tavolo”.
Al di là dei cambiamenti semantici di umoristica intenzione, ogni giorno circolano nuove voci, nuove ipotesi, nuove proposte, almeno secondo i media, avanzate dalla Lega Serie A per riprendere il campionato, tornare in campo e concludere la stagione calcistica 2019-2020.
Eppure, attualmente non ci sono le condizioni per riprendere la Serie A da dove era stata sospesa all’inizio dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia, alla diffusione e al pericolo di contagio del Coronavirus, al secolo Covid-19.
Tutti sperano che dal 4 maggio si possa permettere ai calciatori almeno di allenarsi, così da preparasi dal punto vista fisico per il ritorno effettivo in campo.
Nelle scorse ore sono circolate voci sempre più insistenti che la Lega Serie A, insieme con l’AIC e la FIGC, starebbe valutando l’opportunità di non disputare partite al Nord d’Italia e nelle città più colpite dalla pandemia mondiale, quindi far giocare le squadre delle zone rosse in campo neutro.
La nuova idea sarebbe quella di creare un piccolo mondiale, cioè far disputare le ultime dodici giornate di campionato, e le quattro partite da recuperare del 25° turno, in solo tre o quattro città poco distanti tra di loro, dove la diffusione del virus è stata ed è attualmente molto bassa.
Ipotesi fantascientifica o avveniristica? Ebbene, pare che Inter e Milan abbiano già dato il proprio benestare all’eventualità di tornare in campo, ma disputando le rispettive partite restanti non allo Stadio Giuseppe Meazza in San Siro di Milano e al Nord, rimettendosi a qualsiasi decisione di FIGC, Lega e AIC, posta per migliorare le condizioni di sicurezza e controllo sulla salute.
Be’, questo potrebbe ovviamente falsare ancora di più il cammino delle squadre del Nord e, quindi, la legittimità di qualsiasi risultato e posizionamento finale.
Inoltre, ci sono diverse ipotesi sulle coppe:
- in parallelo con il campionato
- in blocchi
Nel primo caso: iniziando il 27-28 maggio con le semifinali di Coppa Italia e le finali di Champions League e Europa League previste per l’8 agosto, mentre la ripresa della Serie A avverrebbe il 31 maggio con assegnazione dello Scudetto il 2 agosto.
Nel secondo caso: iniziando la Serie A il 31 maggio, assegnazione dello Scudetto il 26 luglio, finali di Champions League e Europa League intorno al 29 agosto, mentre finale di Coppa Italia stabilita per il 1 agosto.
Confusione, idee strampalate, ipotesi fantascientifiche, incastri nel calendario… il tutto senza considerare che le priorità assolute dovrebbero essere la salute, la vita e salvare la stagione 2020-2021, che si spera possa essere quella della normalità.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.