Il Presidente del CONI all’attacco del calcio, schierandosi con la Pellegrini contro una narrativa troppo ‘calcio-centrica’. La replica della Lega Calcio: “Stupiti per la leggerezza e l’ingerenza del presidente del CONI“
Scontro tra il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il mondo del calcio, Serie A in particolare. In una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport, Malagò non le ha mandate a dire, spiegando che lo sport in Italia non è fatto esclusivamente dal calcio (schierandosi quindi con Federica Pellegrini, ndr), attaccando la mancanza di progettualità della Lega di Serie A riguardo il prossimo futuro.
“Posso garantire che Federica (Pellegrini, ndr) e tutti gli altri atleti che sento ogni giorno sono molto arrabbiati con chi parla solo dei problemi del calcio, tacciando quelli di sportivi che hanno esigenze e urgenze identiche, se non addirittura superiori” – dice a chiare lettere Malagò – “Gente come lei si mantiene senza l’aiuto del calcio. Lo sport non può essere e non è soltanto il calcio di Serie A“.
Sulle varie ipotesi di ripresa della Serie A e di conseguente rimodulazione della stagione 2020/21, Malagò taccia la Lega di non avere in mente un piano preciso da seguire: “Capisco tutte le difficoltà del momento, così come la volontà di portare a termine la stagione; ma è palese la mancanza di un piano chiaro, convincente e praticabile. L’unico argomento di discussione è il taglio degli stipendi, ovvero la fine del discorso o quasi, ed ora un protocollo medico che dovrà comunque superare il vaglio dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità, ndr)”.
“Si procede a vista, per ipotesi, con una conflittualità che danneggia ogni tentativo di progettualità” – attacca ancora Malagò – “Il dibattito è confuso e divisivo. Io avrei chiuso in una stanza Federcalcio, Lega di A, Assocalciatori, allenatori, emittenti tv ed organismi internazionali, ovvero Fifa e Uefa. Non li avrei fatti uscire di lì finchè non avessero prodotto un documento condiviso. La stessa cosa vale per Serie B e Lega Pro“.
Capitolo ‘ripresa degli allenamenti’. Secondo Malagò è fondamentale che il Governo dia il via libera quanto prima, mentre diverso è il discorso sul quando eventualmente tornare a giocare le partite. “È necessario riavviare il prima possibile la ‘macchina atleta’ che, indipendentemente dalla data dell’impegno agonistico, non può restar ferma troppo a lungo” – conclude il Presidente del CONI – “Per quanto riguarda le partite, è chiaro che parliamo di una seconda fase. Come detto prima, c’è al momento troppa confusione. Ma, d’altro canto, gli interessi in ballo sono enormi e spesso divergenti. Siamo gente di mondo, è comprensibile“.
La Lega replica alle parole di Malagò, manifestando ‘stupore’
Non si è fatta attendere la reazione del mondo del calcio all’intervista del Presidente del CONI. Proprio pochi minuti fa la Lega ha diffuso la seguente nota: “La Lega Serie A manifesta stupore per la leggerezza e l’ingerenza del Presidente del Coni Giovanni Malagò nel descrivere, in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, i rapporti tra la stessa Lega e i licenziatari dei diritti televisivi“.
“La Lega Serie A, dall’inizio della situazione di emergenza legata all’impatto del Covid-19 sul calcio, è in costante contatto con i broadcaster titolari dei diritti TV. Tali rapporti sono peraltro regolati da chiare previsioni contrattuali. La Lega Serie A è inoltre in continuo aggiornamento con la FIGC e le altre componenti del sistema calcio per vagliare tutte le opzioni possibili, proseguendo allo stesso modo il dialogo con le altre Leghe europee, l’Eca, l’UEFA e la FIFA“.
“Ci si augura, in un momento di grande difficoltà per il Paese, che ogni Istituzione lavori, con senso di responsabilità, in modo costruttivo e propositivo per il bene comune, senza creare, come dice il Presidente del Coni,’conflittualità che danneggino qualsiasi progettualità‘”.
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