Nell’Assemblea della Lega Serie A tenutasi oggi in call conference si è stilato un documento, che poi sarà girato alla FIGC e al CONI, in cui sono richiesti aiuti al Governo per sostenere la crisi economica, che potrebbe attestarsi sui 720 milioni di euro di perdite, conseguente all’emergenza legata alla diffusione del contagio del Coronavirus. Nel frattempo, però, Gravina ha bocciato l’ipotesi Play-off e ha promosso la possibilità di riprendere il campionato anche dal 20 maggio
Possono essere giorni decisivi per il mondo del calcio, che naviga a vista di fronte all’emergenza sanitaria che sta mettendo in ginocchio il mondo con la pandemia del Coronavirus, il cui contagio si sta diffondendo a goccia d’acqua facendo registrare numeri disastrosi tra malati e deceduti.
Dopo i rinvii a data da destinarsi delle finali di Champions League e Europa League, oggi anche il CIO ha finalmente capito che non ci sono previsioni attendibili e, insieme al Governo giapponese, ha provveduto a rinviare all’estate 2021 le Olimpiadi 2020 di Tokyo.
Nel frattempo, nelle stesse ore in cui si decideva il futuro dello sport olimpico, la Lega Serie A si è riunita in call video conference per aggiornarsi riguardo la crisi economica dovuta alla sospensione dei campionati e le ipotesi di ripresa nei prossimi mesi.
E’ stato sicuramente un summit positivo, visto che la Lega ha stilato un documento, una sorta di dossier, in cui sono state contate le perdite economiche per i club di Serie A, qualora non dovesse riprendere il campionato, pari a 720 milioni di euro, tra botteghino, diritti tv e merchandising, e, soprattutto.
Inoltre, nel dossier, che la Lega presenterà alla FIGC e, a sua volta, qualora lo considerasse legittimo ed adeguato, la Federcalcio dovrà discuterne prima con il CONI e poi con Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, sono stati chiesti aiuti al Governo in sei punti:
- misure economiche per sostenere il costo del lavoro
- un diverso piano di ammortamento
- nuove forme di finanziamento, come le scommesse sportive
- diversa organizzazione della vendita dei diritti sportivi
- misure utili per incentivare la costruzione di nuovi stadi
Non sarà l’unico documento che la FIGC dovrà vagliare, visto che anche la Lega Serie B presenterà il proprio dossier, in cui le perdite oscillerebbero tra i 150 e i 200 milioni di euro, così come la Lega Pro, crisi che peserà tra i 20 e i 84 milioni di euro.
Nel frattempo, tra le ipotesi legate alla ripresa del campionato va assolutamente cancellata quella dei Play-off e Play-out.
Infatti, è stato lo stesso presidente della FIGC, Gabriele Gravina, a chiudere le porte a questa possibilità, ma anche aprendo un vero e proprio cancello alla ripresa del campionato dal 20 maggio.
Ecco le sue parole:
Ripeto da sempre: si tratta solo di ipotesi e non di una certezza. Ne aggiungerei un’altra: andrebbe bene anche il 20 maggio, valutando la ricaduta sul calendario internazionale.
È la mia, la nostra, speranza: significherebbe avere la possibilità di rialzare la serranda del calcio italiano e offrire al Paese la spinta emotiva per recuperare il senso della vita normale.
Play-off? Era una mia proposta, non ha riscosso successo e ne ho preso atto.
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