Il mondo del calcio è alle prese con la conta dei danni portati dalla pandemia del Codiv-19. Gabriele Gravina ha dichiarato che le perdite economiche si aggirano intorno ai 500 milioni di euro e solo con una ripartenza dei campionati si può evitare l’irreparabile. Il presidente della FIGC è stato chiaro: “Il calcio, in Italia, muove grosse somme di denaro”
Il calcio sta facendo i conti con le grosse perdite economiche e i numeri sono davvero importanti. L’emergenza Coronavirus, infatti, ha portato danni consistenti al mondo del pallone e ha coinvolto tutti i livelli di questo sport, da quello professionistico a quello dilettantistico.
Il presidente della FIGC Gabriele Gavrina ha lanciato un allarme, uno di quelli preoccupanti. Intervenuto sulla piattaforma web dell’osservatorio “Riparte l’Italia”, ha fatto i conti delle perdite economiche del calcio in questo periodo segnato dal Covid-19 e la somma si aggira sui 500 milioni di euro. Il numero uno della federazione sostiene che solo la ripresa dei campionati può attutire il crollo dei ricavi nel breve periodo stimato di oltre 700 milioni.
Il compito dell’organo calcistico italiano è quello di rimettere in moto tutto il sistema ed evitare che la situazione prenda una strada senza ritorno. Nel suo lungo intervento, Gravina ha sottolineato l’importanza del calcio nel mondo del lavoro e ha fatto un po’ di numeri a testimonianza di questa tesi. Sono 100 mila, infatti, i lavoratori coinvolti in tutto il sistema, oltre ad 1 milione e mezzo di tesserati per la FIGC e 4,7 miliardi di fatturato.
Del fatturato diretto generato dal calcio, il 23% proviene dal mondo dilettantistico e giovanile, mentre il restante 77% dal settore professionistico. Per il primo, la cifra corrisponde a 1,1 miliardi di euro, mentre per Serie A, Serie B e Serie C a 3,6 miliardi.
“Un dato che evidenza quanto il comparto professionistico rappresenti il principale attore all’interno del sistema calcio e dell’intero sport italiano”, ha dichiarato Gravina, sottolineando l’impatto mondo calcistico sull’economia nazionale. Ogni anno in Italia si disputano circa 570.000 partite ufficiali, che corrispondono a 1.600 partite al giorno. Questo testimonia il fatto di come “Il calcio in Italia è lo sport più rappresentativo”, come ha affermato il numero uno della FIGC.
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