Sul nostro sito ci soffermiamo spesso nel commentare quali sono le migliori strategie per le scommesse sportive, introducendo – soprattutto a beneficio dei neofiti, ma non solo – alcune delle migliori strategie di betting in circolazione.

Con questo intento oggi parliamo del Dutching, termine con cui viene etichettato quel sistema di scommesse su più di una selezione durante lo stesso evento, allo scopo ideale di ottenere un profitto indipendentemente dalla selezione vincente.

Questa breve definizione non deve rischiare di far confondere il Dutching con l’arbitraggio, di cui abbiamo già parlato, e che invece è un sistema che punta a scommettere su tutti i possibili risultati di un evento, in modo da generare un profitto garantito, utilizzando diversi bookmaker e, evidentemente, solo laddove ve ne siano le (rare) occasioni.

Quando si usa il Dutching nelle scommesse sportive

Tutto ciò premesso, per conoscere un po’ meglio il protagonista del nostro odierno approfondimento possiamo certamente condividere come il Dutching sia una strategia per le scommesse sportive che può rivelarsi ideale nel momento in cui ci si raffronta con eventi con più risultati, in cui si pensa di poter ridurre i possibili esiti a due o tre, anche se in realtà si può scommettere su un più ampio numero di selezioni.

Naturalmente, meno selezioni si fanno nel Dutching e meno perdenti si dovrebbero sostenere in linea teorica e, di contro, più profitti si ottengono.

Di contro, è pur vero che scremando le soluzioni per individuarne un numero più piccolo, si aumenta il rischio di andare incontro a una previsione errata.

Insomma, il Dutching non è altro che una strategia di scommesse sportive che:

• si utilizza nel momento in cui si ha un evento che presenta molteplici selezioni di esito;
• richiede allo scommettitore l’abilità di ridurre le molteplici selezioni di esito a una manciata di alternative;
• prevede di puntare su tutte le alternative rimaste per potersi aggiudicare un profitto sicuro al di là dell’alternativa ritenuta vincente.

Proprio per questi motivi il Dutching si utilizza al meglio quando si dispone di informazioni o si ha la netta sensazione che un risultato sia molto improbabile.

In queta ipotesi, se gli esiti improbabili hanno quote enormi, allora il Dutching probabilmente non vale la pena di essere seguito, perché il profitto ritenuto “sicuro” sarebbe assente o molto limitato. Se però si pensa che il risultato desiderato sia improbabile, allora probabilmente le selezioni rimanenti nel Dutching possono dare buoni frutti.

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Esempio di Dutching: come funziona il modello nelle scommesse sportive

Come abbiamo visto nelle scorse righe, la caratteristica principale del Dutching è che si vince anche se sono coinvolte diverse quote e diverse soluzioni al proprio sistema. Idealmente, inoltre, il sistema può essere strutturato per far vincere sempre lo stesso profitto anche se le quote delle selezioni scelte sono diverse.

Proviamo a fare un esempio del sistema Dutching per far capire meglio a che cosa ci stiamo riferendo.

Immaginiamo di aver esaminato un evento e di aver compreso che le selezioni che potrebbero essere vincenti sono solamente due, di cui una quotata a 6 e una quotata a 9, e che si vogliono vincere 100 euro al di là di quale delle due selezioni sarà vincente.

In questo caso, per comprendere quanto devi scommettere per ciascuna selezione per vincere 100 euro non devi far altro che effettuare queste semplici operazioni, dividendo la puntata per le quote decimali (6 e 9):

• 100 € / 6,0 = 16,66 €
• 100 € / 9,0 = 11,11 €

Ne deriva che la puntata totale sarà pari a 27,77 € e la tua vincita netta sarà dunque sempre di circa 73 euro al di là di quale dei due esiti sarà quello vincente.

In alternativa, potresti anche avere un’idea di quanto vuoi scommettere su un evento; in questo caso è di circa 30 euro. Saprai dunque che la tua puntata sulla probabilità dello 0,6 è di circa 20 €. Per calcolare quanto dovresti puntare sull’altra selezione:

• 20 € x (6,0 / 9,0) = scommessa sulla selezione di maggior valore = 13,33 €

La puntata totale sarebbe quindi di 33,33 € e se una delle due selezioni vince riceverai 120 €.

Calcolo delle quote combinate nel dutching

Tutto ciò rammentato, nel dutching è anche importante che le selezioni su cui scommetterai abbiano quote combinate. Per scegliere le scommesse migliori, dovrai dunque considerare le quote e scegliere gli eventi in cui le tue selezioni combinate hanno le migliori probabilità di vittoria in relazione alle tue quote, piuttosto che sostenere semplicemente tutte le selezioni che pensi possano vincere (cosa che, effettivamente, renderebbe poco sostenibile una simile strategia)!

Facciamo anche in questo caso un esempio che possa spiegare meglio in che cosa consiste questo approccio strategico al Dutching.

Se si scommette un totale di 100 € e il rendimento di una scommessa vincente è di 150 €, allora si coprono tutte le selezioni con quote combinate 1,5 come numero decimale.

Quando si piazza la scommessa olandese, si sono già calcolate le puntate e i rendimenti totali, in modo da poter piazzare la scommessa con lo stesso rendimento per ogni risultato. Per ottenere le quote decimali della scommessa, è dunque sufficiente dividere la puntata totale per il rendimento.

Apparentemente può sembrare difficile stimare così le quote combinate quando i numeri sono un po’ più casuali, come 279 € di vincita per 82 € di puntata, ma in realtà è molto facile da capire. Tutto quello che dovrai fare è infatti dividere la vincita per le quote di puntata:

• 279 € / 82 € = quota di 3,4.

I vantaggi del dutching

A questo punto probabilmente ti stai anche domandando quali siano i vantaggi del Dutching e se questa strategia possa o meno essere realmente percorribile per i tuoi obiettivi di scommettitore.

Proviamo a riassumere brevemente di seguito quali sono i principali benefici di questo approccio strategico. In questo modo potrai facilmente capire se possa fare o meno al caso tuo e quali siano i vantaggi di cui potrai godere percorrendo questa strada.

Nuove possibilità di profitto

Uno dei maggiori vantaggi del dutching è che crea nuove opportunità di profitto.

Pensa a un’ipotesi di scommessa molto semplice. In passato magari eri interessato a scommettere su una corsa di cavalli in cui i tuoi potenziali vincenti erano due, ma non sei stato in grado di scegliere questi due cavalli preferire e, dunque, hai abbandonato la scommessa.

In alternativa, avresti potuto prevedere che una partita di calcio sarebbe terminata con pochi gol, ma non eri così sicuro di scommettere sullo 0-0 o sull’1-0.

Con il Dutching, invece, puoi essere pagato per entrambe le situazioni se riuscirai a trovare scommesse di valore con i criteri di cui sopra.

Ottenere un valore aggiunto dalla scommessa

Il fatto che si scommetta su più di un risultato non significa che non si ottenga alcun valore dalla scommessa!

Se infatti pensi che sia molto improbabile che un favorito di bassa quota vinca, allora due o più selezioni di alta quota in questo evento potrebbero offrire un grande valore.

Se i rendimenti sommati della scommessa combinata sono superiori alla possibilità che questi risultati vincano, si genererà infatti del valore attraverso il Dutching, come abbiamo visto negli esempi precedenti.

Altre scommesse vincenti

Altro vantaggio che ti consigliamo di tenere a mente se vuoi scommettere con il dutching è che con questa strategia sarai in grado di ridurre le quote complessive, ma aumentare le possibilità di vincere la scommessa.

In teoria, questo dovrebbe portare a un maggior numero di scommesse vincenti e quindi a rendimenti più frequenti, proteggendo il tuo conto scommesse da periodi di magra e, magari, permettendoti di ottenere qualche soddisfazione in più.

Gli svantaggi del dutching

A questo punto non possiamo che esaminare anche l’altro lato della medaglia, considerato che ogni strategia di betting ingloba pro e contro in egual misura e, come tale, deve essere valutata cn specifica attenzione.

Per quanto concerne gli svantaggi, non possiamo non soffermarci sul fatto che più selezioni si fanno nel dutching, più si riducono le quote complessive in ogni evento di scommessa.

Di fatti, ogni volta che deciderai di aggiungere nuove selezioni alla tua strategia, dovrai sempre tenere in considerazione il fatto che il tuo “tasso di scommesse” deve migliorare, in modo da mantenere un certo livello di profitto.

Se utilizzi il dutching e non vinci molto spesso, dunque, correrai il rischio di perderete molto rapidamente il tuo bankroll.

Cos’è il Dutching inverso

Prima di lasciarti proseguire nell’approfondimento delle scommesse sportive sul nostro sito, ti ricordiamo anche che il Dutching può essere elaborato anche in chiave inversa. Ma di che cosa si tratta?

Il reverse dutching è un concetto che può sembrare apparentemente complicato, ma che è in realtà molto più semplice di quanto si possa pensare.

In questa variante del dutching si applicano infatti gli stessi principi di cui abbiamo già parlato: più scelte si fanno, più è probabile che la scommessa vinca, ma meno soldi si vincono.

Al contrario, meno selezioni si fanno, minore è la probabilità di vincere e più redditizia è la scommessa vincente.

Proviamo a scoprire insieme di che si tratta e come puoi sfruttarlo efficacemente.

Come funziona il reverse dutching

Il reverse dutching non è altro che l’opposto del normale dutching e – dunque – è essenzialmente un sistema di scommesse che minimizza il rischio: invece di puntare su diverse selezioni nello stesso evento, lo scommettitore punta su più di una selezione utilizzando un betting exchange per aumentare le probabilità di vincita o minimizzare il rischio.

Perché utilizzare il reverse Dutching e non il dutching normale?

A questo punto forse ti stai già domandando per quale motivo potrebbe essere più utile ricorrere al reverse Dutching en on al dutching normale.

Ebbene, per comprenderlo ricordiamo come nelle scommesse sportive, e in particolare in alcune discipline come le corse dei cavalli, sia spesso molto più facile dire che qualcosa non vincerà, piuttosto che dire che qualcosa vincerà.

Proprio per questo motivo in molti casi gli scommettitori possono escludere con una certa sicurezza diversi concorrenti senza però arrivare a una visione chiara del vincitore. Quando giungono a queste conclusioni, gli scommettitori possono puntare su ciascuno dei cavalli che ritengono possano essere facilmente scartati.

Ebbene, il reverse dutching può essere utile proprio in questi frangenti, permettendo così agli scommettitori di ampliare le opportunità di vincita e minimizzare il rischio. Gli scommettitori che cercano di distribuire le proprie responsabilità per ottenere un maggior numero di vittorie a percentuale ridotta.

Naturalmente, ci sono anche scommettitori che, concentrandosi sulle scommesse, tendono a piazzare solo i favoriti a prezzo più basso, ma evitano di piazzare selezioni a prezzo più alto per paura di dover pagare somme maggiori.

Come effettuare il reverse dutching?

Ma come si esegue il metodo del reverse dutching? Proviamo a comprenderlo nel modo più semplice possibile, aiutandoci anche con un pratico esempio.

Innanzitutto, il segreto per la buona riuscita del reverse dutching è la pianificazione. Il reverse dutching funziona infatti molto meglio quando si ha l’intenzione di puntare più selezioni nella stessa corsa fin dall’inizio.

Per esempio, se stai cercando di piazzare un certo numero di corridori in una corsa di cavalli, è naturalmente opportuno prepararsi facendo opportune ricerche sulla corsa, assicurandoti di avere una solida conoscenza della forma e di qualsiasi altra informazione importante.

Solamente una volta ottenute tutte le informazioni più utili, sarai in grado di prendere una decisione chiara su quali cavalli da piazzare.

Facciamo un semplice esempio.

Immaginiamo di voler scommettere in una corsa di cavalli e che tu abbia deciso – dopo un’attenta valutazione – che il primo e il secondo favorito valgano la pena di essere piazzati, e a quote decimali di 6 e 7 sei sicuramente disposto a farlo.

Immaginiamo anche che la vincita massima che tu voglia ottenere sia di 100 euro, il capitale che abbiamo già utilizzato nel nostro esempio precedente.

Dunque, la prima cosa da fare sarà calcolare la probabilità implicita, semplicemente dividendo 1 per le quote di ogni selezione.

Se la tua vincita massima è di 100 euro e i favoriti sono disponibili a quote di 6 e 7 ciascuno, allora dovrai eseguire i seguenti calcoli per determinare sia la probabilità implicita che la puntata:

• Probabilità implicita cavallo 1 = 1/6 * 100 = 16,6
• Probabilità implicita cavallo 2 = 1/7 * 100 = 14,2

Per calcolare la puntata corretta, dovrai semplicemente prendere i numeri di cui sopra e usarli nel seguente calcolo:

• Puntata = probabilità implicita delle selezioni / totale delle probabilità implicite delle selezioni * pay-out

Quindi, per la gara di cui sopra, si dovrebbe fare come segue:

• (16.6 / (16.6 + 14.2)) * 100 = 53.88
• (14.2 / (16.6 + 14.2)) * 100 = 46.10

Supponiamo ora che le tue valutazioni abbiamo trovato conferma e posizionando la coppia tu abbia vinto 100 euro.

A questo punto potresti pensare che se l’obiettivo è raggiungere una vincita di 100 euro facendo battere entrambi i cavalli, allora perché è importante dividere la puntata nel modo mostrato sopra?

Ebbene, è importante eseguire il calcolo di cui sopra per capire a quanto ammonta la puntata di ogni cavallo, semplicemente perché così facendo ogni cavallo puntato comporterà la stessa assunzione di responsabilità.

Pertanto, se sbagli e uno dei cavalli vince, indipendentemente da quale sia, riuscirai comunque a ottenere lo stesso importo.

Il reverse dutching non viene però effettuato quasi mai in modo così semplice, ma di norma viene effettuato con più di due cavalli (anzi, spesso è meglio puntare più di due cavalli perché non solo riduce ulteriormente il rischio, ma può anche portare a maggiori vincite, a patto che tu abbia interpretato la corsa in modo corretto).

Ad ogni modo, indipendentemente dal fatto che si stiano puntando 4, 5, 6 o anche più cavalli in un evento, è necessario determinare in anticipo il pay-out massimo che si sta cercando e quindi eseguire gli stessi calcoli di cui sopra per ogni cavallo.

Quali sono i vantaggi del reverse dutching

Nella speranza che questi spunti ti siano stati utili per comprendere correttamente che cos’è il reverse dutching e come sfruttarlo, facciamo un passo in avanti e cerchiamo di comprendere quali siano i vantaggi principali dell’utilizzo del metodo in questione.

Il principale beneficio è che ovviamente questo metodo il rischio e – quindi – aumenta le possibilità di vincita dello scommettitore.

Realisticamente, soprattutto una volta acquisita esperienza nel reverse dutching, questo dovrebbe tradursi in scommesse vincenti più frequenti e in ritorni più frequenti.

Oltre a questo vantaggio evidentemente non sottovalutabile, ma puramente di natura finanziaria, ricordiamo come il reverse dutching a volte possa anche rendere più facile per gli scommettitori la valutazione di un evento sportivo.

Come nelle righe sopra abbiamo già ricordato, infatti, è spesso molto più facile determinare in modo definitivo che cosa NON succederà, o almeno che cosa ha poche possibilità di vincere o di qualificarsi positivamente per un evento sportivo, rispetto invece a determinare il vincitore dello stesso evento.

Gli svantaggi del reverse dutching

Oltre a tanti vantaggi che lo rendono particolarmente interessante, questo approccio statistico ha naturalmente anche qualche svantaggio che meriterebbe di essere ricordato al fine di permettere allo scommettitore di guardare con maggiore chiarezza e consapevolezza a questo tema così dibattutto.

In particolare, anche se a differenza di quanto accade con il dutching “regolare”, il reverse dutching non presenta alcuno svantaggio evidente, si può comunque rammentare come probabilmente l’unico motivo di attenzione rispetto al dutching ordinario sia la mancanza di rendimenti consistenti, o meglio, la diluizione del profitto nel corso del tempo.

Naturalmente, a tutto c’è un rimedio. In particolare, se aumenterai il numero di selezioni che stai facendo per ridurre al minimo il rischio, ridurrai anche l’ammontare dei profitti che otterrete.

Dunque, la chiave è quella di trovare il giusto equilibrio, cercando magari un buon compromesso nell’evento in cui puntando su un certo numero di selezioni in relazione al numero di partecipanti al mercato, riuscirai a minimizzare il rischio in una certa misura, ma riuscirai anche a garantirti un profitto ragionevole.

Insomma, il meccanismo del reverse dutching dovrebbe a questo punto essere piuttosto chiaro per le tue ambizioni di scommettitore e non dovrebbe certo rappresentare un problema la sua gestione.

In particolare, meno sono le selezioni che decidi di piazzare nella tua schedina e maggiore può essere il profitto potenziale. Allo stesso modo, più selezioni si piazzano, più si minimizza il rischio, poiché anche se una di esse dovesse vincere, si incasserebbe da quelle che non hanno vinto, ma ambendo naturalmente a una vittoria netta che potrebbe essere inferiore rispetto alla marginalità che otterresti in caso di minori selezioni su cui puntare.

Ovviamente, quanto sopra non sta a significare che piazzare alla cieca qualsiasi selezione in un evento sportivo sia una buona idea. Fai allora una ricerca approfondita sui singoli match, studiali a fondo e cerca di formulare opportune previsioni sugli eventi su cui vuoi puntare!

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