Ieri Mediapro si è aggiudicata i diritti tv della Serie A per il triennio 2018-2021, ma sembra che per diverse norme non possa nascere un canale tematico com’era nei piani del gruppo audiovisivo spagnolo di Barcellona. Cosa cambia per la Serie A?
L’Ad di Infront Italy, Luigi De Siervo, ha chiarito come Mediapro sia autorizzato a dividere il palinsesto, creare dei pacchetti e poi rivendere, ma non a creare un canale in cui trasmettere Serie A e B in streaming. Mediapro, in base al bando, non può avere rapporti diretti con il consumatore, che resteranno di pertinenza dei broadcaster.
L’authority ha ancora 45 giorni per dare il proprio parere sull’esito della gara, che è stata contestata soprattutto da Sky.
Nel caso in cui il ricorso di Sky andasse a buon fine, paradossalmente l’assegnazione dei diritti tv a Mediapro andrebbe cancellata, e i diritti tornerebbero in possesso della Lega.
Quindi dove si vedranno le partite di Serie A nella prossima stagione? Al momento non è chiaro, Sky e Mediaset Premium dovranno sedersi al tavolo di Mediapro, formulare delle offerte per i pacchetti che gli spagnoli comporranno, e non è neanche detto che i due colossi della TV saranno i soli, ci sono infatti dietro l’angolo Netflix ed Amazon. Non ci sono certezze, ma sembra quasi sicuro che le partite continueranno ad essere visibili sia su Sky che su Premium.
La pay tv satellitare di Murdoch in particolare ha preannunciato ieri il ricorso, ufficialmente, ma nella giornata di oggi ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport di voler trattare con Mediapro, soprattutto se il gruppo catalano dovesse migliorare il prodotto Serie A, rispetto a come era venduto dalla Lega e da Infront. Mediaset, invece, sta mantenendo un basso profilo nelle trattative, visto soprattutto il periodo di crisi che sta attraversando.
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