L’Assemblea di Lega riunitasi nella tarda mattinata di oggi ha assegnato i diritti della Serie A del triennio 2018-21 alla società spagnola Media Pro per la cifra di un miliardo, 50 milioni e mille euro. Sì, è stata proprio l’aggiunta dei mille euro a permettere a Media Pro di sconfiggere l’altra contendente, Sky, che aveva offerto 830 milioni. L’annuncio è stato dato dalla stessa Lega tramite il seguente comunicato: “L’Assemblea della Lega Serie A, riunitasi alle ore 11.30 per l’apertura della busta presentata alle ore 9.36 di oggi per il Pacchetto Global dall’intermediario indipendente Mediapro, ha verificato che l’offerta depositata, pari a 1.050.001.000 euro, è superiore al prezzo minimo richiesto dall’Invito ad Offrire e conseguentemente procederà alla comunicazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, come previsto dall’Invito stesso ai fini dell’assegnazione dei diritti in oggetto“.

L’offerta minima da presentare era di un miliardo e 50 milioni e con una mossa singolare, ma corretta, la società spagnola l’ha superata. Media Pro ha sede a Barcellona ed è un’azienda, fondata nel 1994, che produce contenuti audiovisivi di vari generi, dal calcio alla fiction.

Nonostante la sconfitta, per certi versi voluta, Sky è inviperita per quanto accaduto e annuncia battaglie legali: secondo la compagnia di Rupert Murdoch, infatti, Media Pro si presenta come mediatore indipendente ma, in realtà agisce come un vero e proprio operatore della comunicazione. Vale a dire che la società, anziché limitarsi a stringere accordi con operatori della comunicazioni propriamente detti (nel nostro caso è Infront l’operatore che si occupa delle partite), unici deputati a produrre contenuti, produrrebbe contenuti propri violando il regolamento.

Infront ha però liquidato tutte le accuse, tirando anche una frecciatina alla diretta interessata (“Dopo due round siamo stati costretti a guardare fuori e Media Pro ha offerto 220 milioni più degli operatori italiani. Il sistema italiano non ci capiva e abbiamo avuto il dovere di aprirci, ora sono convinto che Media Pro troverà gli accordi con gli operatori“).