La Juventus espugna 0-2 il campo della Dinamo Kiev nel debutto stagionale in Champions League.
Niente male il debutto internazionale della neonata carriera da allenatore per Andrea Pirlo.
Bianconeri, per l’occasione con la nuova divisa da trasferta color arancio catramato, sfoggiata per la prima volta, che trovano forse la loro migliore partita, finora, dell’Era Pirlo.
Maggiore dinamismo soprattutto a centrocampo.
Sia sulle fasce, con a sinistra Chiesa che sembra stare già iniziando ad adattarsi agli automatismi bianconeri, e Cuadrado che a destra corre molto e dispensa palloni importanti.
Dal piede del colombiano parte il cross per il definitivo raddoppio di Morata.
Già, quel Morata che si riconferma ancora decisivo in ambito internazionale.
Già nella sua prima esperienza in bianconero lo spagnolo aveva tolto le castagne dal fuoco alla Juve in diversi match di Champions e questo non fa differenza.
Decide lui il risultato con la doppietta che lo porta a quota 30 gol in bianconero.
Nei suoi due gol l’essenza di quel che deve essere un attaccante: sul 1° gol si fa trovare al posto giusto nel momento giusto, sul secondo fa un movimento a tagliare perfetto per infilare di testa il cross di Cuadrado.
Inoltre sembra essersi creata una sintonia quasi perfetta fra quei 4 là davanti, appunto Chiesa, Morata, Ramsey e Kulusevski.
Ottima intesa specie fra questi ultimi due: nel 1° tempo il gallese fa una grande giocata sulla sinistra e offre allo svedese un pallone splendido che l’ex Parma per poco non tramuta in eurogol, con un gran tacco al volo su cui è bravissimi Bushchan.
E poi nella ripresa sono loro due fra i propiziatori di quello che è, solo al 50° secondo, il 1° gol di questa fase a gironi di Champions, con la collaborazione di Chiesa che dalla sinistra mette in area per Ramsey che di tacco la smista all’indietro per Kulusevski il cui tiro a botta sicura impegna severamente Bushchan e manda in gol Morata con il tap-in vincente.
A parte qualche sbavatura, specie in fase di disimpegno, una prova decisamente buona per la Juve.
Pirlo può sorridere. E se si considera che tutto ciò è avvenuto senza Cristiano Ronaldo, ancora positivo al virus, le prospettive future son rosee.
Ma c’è ancora qualcosa da correggere.
Correzione da apportare prima possibile, fra una settimana allo Stadium arriva il Barcellona.
Voti e pagelle.
Chiesa, voto 6.5
Lui la Juve l’ha voluta, e adesso che ha ottenuto la bicicletta sembra decisamente intenzionato a pedalare.
Corre tanto, va in progressione e fa grandi giocate. Mette lo zampino nel primo gol.
Kulusevski, voto 6.
Positiva la prima internazionale nella carriera dello svedese, spesso presente nelle trame offensive dei suoi, e a sua volta partecipa al primo gol, con il sinistro dal limite dal quale scaturisce il 1° gol di Morata.
Ramsey, voto 6.5
Quello del trequartista sembra sempre più il ruolo che gli è più congeniale. La sua classe è fondamentale, nel primo tempo quasi manda in gol Kulusevski, a inizio secondo di tacco serve sempre lo svedese dal cui tiro scaturisce il gol.
Cuadrado, voto 6.
Sempre qualche errore di troppo in disimpegni e leggerezze, ma la sua spinta sulla fascia è fondamentale, e nel secondo tempo sforna l’assist perfetto per il bis di Morata.
Morata, voto 7.5
Lo spagnolo veste i panni di CR7, realizzando la doppietta decisiva, sul primo gol si fa trovare al posto giusto al momento giusto, sul secondo si fa imbeccare alla perfezione dal cross di Cuadrado con il suo movimento a tagliare in area.
L’uomo Champions per la Juve può davvero essere lui ?
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