In questa pagina vi proponiamo l’analisi tattica di Crotone-Roma, match della 29° giornata di Serie A, disputatosi Domenica 18 Marzo alle ore 15.
All’apparenza una partita che i giallorossi avrebbero dovuto vincere con più facilità. Invece, lo Scida ha proposto un match difficile da interpretare. Di certo le condizioni metereologiche non erano favorevoli, visto il grande vento che spirava nella Calabria. Inoltre il terreno di gioco non era proprio in perfette condizioni.
Crotone-Roma è una partita che vede contrapposte due squadre dai moduli tattici a specchio. 4-3-3 per Walter Zenga dove viene chiesto grande sacrificio ai suoi tre attaccanti. Nalini, Trotta e Ricci a turno dovevano arretrare e formare un’ulteriore diga per l’attacco giallorosso.
A Stoian, inoltre, è stato chiesto di accompagnare la fase d’attacco, ponendosi come il quarto incomodo per bucare con inserimenti da dietro la difesa romanista.
Di Francesco, invece, vuole proseguire con il suo turn over, per far risparmiare energie fisiche ai giocatori, in vista di un’importante sfida con il Barcellona di Champions League.
Quindi, in avanti El Shaarawy e Gerson, a fare da supporto alla punta Dzeko. Questi due attaccanti esterni hanno il piede opposto, quindi possono accentrarsi per andare alla conclusione o fornire un assist ai compagni.
Così facendo liberano la zona di fascia alle sovrapposizioni dei due terzini Kolarov e Bruno Peres. Il terzino serbo ha fornito una grande prestazione, come nei mesi passati. Ci è voluto un po’ di riposo, ma ora si è preso in mano nuovamente il gioco della squadra e sulla fascia sinistra è stato decisivo ieri.
Suo è l’assist per la rete del vantaggio dei giallorossi, con una bella incursione sulla sua fascia, un cross a mezza altezza che El Sharaaway è stato bravo a mettere in rete.
Il canovaccio di Crotone-Roma vede lo sviluppo sulle fasce del gioco romanista, dove a più riprese sono piovuti cross in mezzo all’area. Con l’accentramento dei tre attaccanti e lo spazio libero per i due terzini di incunearsi nella trequarti avversaria.
Il Crotone ha scelto di palleggiare poco, orientando maggiormente il suo gioco con lanci in verticale. Questa scelta, però, ha favorito il recupero sempre puntuale di Fazio, con gli uomini di Zenga quasi mai resisi pericolosi.
Qualche problema lo si è avvertito in fase di rientro. La linea alta dei giallorossi ha fatto propendere il Crotone verso uno sfruttamento maggiore della velocità per prendere in controtempo lo schieramento capitolino.
L’uso eccessivo della palla lunga dei padroni di casa si è rivelato controproducente. La Roma ha potuto così risparmiare energie e giungere alla conclusione senza affanni.
Le ripartenze giallorosse sono veloci e garantiscono efficaci azioni di rimessa. Su una di queste, c’è lo straordinario lavoro balistico di Nainggolan per il 2-0.
Tre punti che mantengono fiducia e che ancora una volta danno ragione alle scelte del tecnico Di Francesco.
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