Croazia, scoppia il caso Vida: positivo al Covid ma in campo contro la Turchia
Il 31enne è sceso in campo, ieri, per giocare l’amichevole contro la Turchia. Alla fine del primo tempo i risultati dei tamponi dichiarano la sua positività al Covid.

Nonostante fosse solo un’amichevole, Turchia e Croazia hanno messo in scena un pirotecnico 3-3 ricco di emozioni e di gol. Purtroppo, però, a caratterizzare la notte della Vodafone Arena di Istanbul è stato un episodio ai limiti del surreale.
Il difensore croato, in forze al Besiktas, Domagoj Vida è sceso regolarmente in campo per aiutare i suoi compagni durante la partita contro i padroni di casa. Il vicecampione del mondo ha giocato tutto il primo tempo, fin quando, appena rientrati negli spogliatoi, gli è stato notificato il risultato del suo tampone, antecedente alla partita.
Vida è stato dichiarato positivo al Coronavirus e, nonostante ciò, ha comunque giocato 45 minuti entrando in contatto con molteplici atleti e componenti dello staff.
Una leggerezza clamorosa della Federcalcio Croata che ha giustificato l’accaduto dicendo che i tamponi erano stati regolarmente fatti mercoledì mattina; ma i risultati sono arrivati solo a partita già iniziata.
Lo staff medico ha subito intimato il CT croato Delic a togliere dal campo il 31enne, ma l’impressione è che sia stato un intervento tardivo visto che, ormai, il giocatore era entrato in contatto con compagni e avversari.
L’evento gravoso di questa, surreale, faccenda è stato quello di non aver aspettato l’ufficialità dei tamponi e di non aver richiesto il rinvio della partita in modo da avere la sicurezza di non contagiare gli avversari.
Domagoj Vida è stato messo, prontamente, in isolamento e la squadra è attualmente in bolla in attesa di nuovi tamponi.
Il discorso contagi comprende anche diversi giocatori protagonisti nella nostra Serie A: Pasalic (Atalanta, che ha anche segnato un gol durante il match), Rog (Cagliari), Badelj (Genoa), Brozovic e Perisic (Inter) e Kalinic (Verona) sono stati a contatto con Vida durante tutta la settimana, in qualità di connazionali. Nella Turchia erano presenti Demiral (Juventus) e Calhanoglu (Milan), che però è rimasto in panchina per tutti i 90′ evitando, quantomeno, il contatto fisico con Vida.