Ciclismo, Mauri Van Sevenant vince il GP di Larciano

Il giovane olandese della Deceuninck batte in volata il più esperto connazionale Mollema. In corso di svolgimento anche la prima tappa della Parigi-Nizza.

È Mauri Van Sevnant il vincitore della cinquantatreesima edizione del GP di Larciano, corso nel mezzo delle colline di Pistoia. Il giovane olandese della Deceuninck batte in volata Bauke Mollema della Trek Segafredo, al culmine di un’azione iniziata a circa 12 chilometri dall’arrivo. Continua dunque il dominio straniero in una delle corse più attese del panorama italiano. L’ultimo atleta tricolore ad alzare le braccia al cielo fu Mauro Santambrogio della Vini Fantini nel 2013.

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Mauri Vansevenant, vincitore GP di Larciano 2021

GP di Larciano 2021: la cronaca della gara

Il Gran Premio dell’Industria e Artigianato si sviluppa su due grandi tronconi: prima una parte completamente pianeggiante, lunga 13,9 chilometri, che i corridori sono tenuti a percorrere per ben sei volte coprendo una distanza di 83,4 Km. Poi il tratto più duro e caratteristico della gara, quello che conduce alla salita del San Baronto (9 chilometri al 3,5% di pendenza media), lungo 27,5 chilometri che viene percorso per quattro volte, per una distanza totale del Gran Premio di 193 chilometri.

Nella prima parte di corsa è il polacco Marciej Bodnar ad emergere dal gruppo e dare corpo alla fuga, dopo aver percorso poco più di 18 chilometri dalla linea di partenza.

Il polacco nel giorno del suo trentaseiesimo compleanno si regala una corsa in avanscoperta per almeno 150 chilometri, sprigionando una resistenza notevole nonostante la carta d’identità. A fargli compagnia due giovani italiani: Giulio Draghi (MG Kvis) e Lorenzo Balestra (Beltrami). Balestra, giovane finisseurquinto negli scorsi Europei giovanili di Plouaym, è fra i due contrattaccanti quello che cerca di stare più attaccato al fuggitivo di giornata.

Il terzetto arriva compatto al primo scollinamento sul San Baronto, ma alla fine del secondo giro Bodnar stacca i due under e guadagna 15 secondi di vantaggio, che conserva anche dopo 150 chilometri di tracciato.

Il polacco sembra voler recitare un ruolo in solitaria, ma dalle retrovie spunta un gruppetto di sparuti corridori (quattro), che partono all’attacco quando mancano 47 Km alla linea d’arrivo. Tra loro anche gli italiani Zoccarato (Bardiani), già protagonista di una fuga alle “Strade Bianche” e Frapporti (Vini Zabù).

L’azione di Bodnar si esaurisce cinque chilometri dopo, alla terza salita sul San Baronto. Da questo momento inizia un’altra gara, con tanti big che vanno all’attacco. Prova a tirare anche il decano della corsa, “Don Alejandro” Valverde, mentre lo “Squalo” Vincenzo Nibali si lancia da solo in picchiata allo scollinamento, e riesce a guidare la corsa per almeno una quindicina di chilometri.

È Nairo Quintana, comunque, che prova a sparigliare le carte e trova lo spunto a 13 chilometri dalla conclusione. L’azione del colombiano è poderosa, improvvisa, e lascia sulle gambe diversi corridori con il solo Sevenant che riesce a restare a ruota.

Il duo di testa conduce per un breve tratto, poi si fa largo l’esperienza di Mollema (Trek) e Mikel Landa (Bahrein), che vanno a comporre il quartetto capace di giocarsi la volata finale.

Volata che vede il tentativo di inserimento last minute dell’olandese Schelling della Bora HansGrohe. Il ventenne scatta sui pedali e la sua azione sembra vincente, ma Mollema va a riassorbirlo e dà vita alla volata vera e propria. L’esperto corridore viene affiancato dal giovane Van Sevenant, suo connazionale, che trova lo strappo decisivo negli ultimi metri, taglia il traguardo, e festeggia la prima vittoria da professionista. Terzo Mikel Landa della Bahrain, mentre il miglior italiano è Gianluca Brambilla (Trek), giunto sesto.

Prima tappa Parigi-Nizza

Oggi si è svolta anche la prima frazione della Parigi-Nizza, la classica corsa a tappe francese che è stata inaugurata dalla Saint-Cyr l’Ècole-Saint-Cyr l’Ècole, lunga complessivamente 166 chilometri. I corridori hanno percorso un tracciato lungo circa 80 chilometri con partenza e arrivo fissati nella piccola cittadina a Ovest di Parigi. Tratti più insidiosi i due GPM di Senlisse e Meridon, anche se la tappa si presenta abbastanza pedalabile.

La fuga viene intrapresa dopo una ventina di chilometri dal corridore di casa Fabien Doubey (Total Direct Energie), che al primo Gran Premio della montagna stacca tutti di 4 minuti e 20. Il francese vince nettamente i primi due scollinamenti, e bissa sulla Senlisse, conquistando nove punti che gli valgono la maglia a pois dello scalatore.

Nel vivo della corsa, è la Groupama di Demare, anche se il vantaggio dell’attaccante rimane invariato sui tre minuti sino a 65 chilometri dalla conclusione. Scatta allora Gilbert della Lotto-Soudal, che porta con sè Stefano Oldani (Lotto), Anthony Perez (Cofidis) e Christopher Lawless (Team Total Direct Energie). I quattro vanno a prendere Doubey, formando un quintetto in testa.

Doubey si stacca a circa 30 chilometri dalla conclusione, così come Lawless, ed è la Lotto a prendere il comando delle operazioni con il belga Goossens che si stacca a 20 chilometri dal traguardo con un vantaggio di 17 secondi sul gruppo.

Ripreso Goossens, dal gruppo emerge l’azione di Pierre Latour della Total, che si porta dietro quattro corridori tra cui Mattia Cattaneo. Anche questo tentativo di fuga viene smorzato sul nascere, e allora la tappa decide di rispettare il canovaccio previsto, diventando teatro di battaglia dei velocisti.

Le formazioni mettono in vetrina tutte le proprie gambe migliori e nella volata conclusiva la spunta il favorito di giornata, Sam Bennett che, dopo aver sfruttato la scia di Ackermann, si piazza davanti a Demare (Groupama) e Pedersen (Trek). Per l’irlandese una nuova vittoria di tappa dopo i due successi all’UAE. Per la Deceuninck ottimo inizio di stagione. Se il buongiorno si vede dal mattino…

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