Periodo di alta tensione in casa Milan.
C’è ancora in ballo uno scudetto da vincere ma non solo: il club è ormai prossimo alla terza cessione di proprietà degli ultimi anni.
Già da settimane si parla del possibile interessamento di Investscorp, fondo di investimento del Bahrain, pista che ormai però sembra svanita definitivamente.
Si apre quindi un nuovo scenario di potenziale acquisizione per il club rossonero: il fondo RedBird Capital Partners.
Si tratta di un altro fondo d’investimento statunitense, gestito da Gerry Cardinale, soggetto noto all’ambiente dell’alta finanza in quanto ex partner di “Goldman Sachs”.
RedBird ad oggi gestisce 6 miliardi di € nei suoi cosiddetti principali asset verticali, fra i quali figura per l’appunto lo sport, oltre ai servizi finanziari, consumer e telecomunicazioni.
L’obiettivo del fondo è arrivare a quota 11 miliardi, cosa che avverrebbe con l’acquisizione del Milan.
Fonti autorevoli come “Bloomberg” darebbero praticamente per certo l’accordo fra RedBird e il fondo Elliott.
Un accordo da 1.3 miliardi di € – 1.4 miliardi di dollari – con un ulteriore bonus aggiuntivo di 500 milioni di € – anche 600 secondo alcune fonti.
L’assetto dirigenziale cambierebbe quindi in toto, con Elliott che rimarrebbe comunque in parte, con una quota di minoranza.
L’assetto tecnico, invece, rimarrebbe assolutamente identico, giustappunto proprio per mantenere la continuità tecnica della società, fattore molto importante in un momento di rinascita del club, in pole position per il ritorno alla vittoria di uno scudetto che manca da 11 anni.
Insomma, ripetiamolo, è periodo di fermento per il Milan.
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