Oltre al nome del legale della Juventus Maria Turco, è venuto fuori anche quello di Federico Cherubini, braccio destro di Fabio Paratici. Secondo fonti torinesi, è stato lui a contattare il rettore dell’università per stranieri di Perugia per chiedere informazioni sull’esame da far sostenere a Luis Suarez.
Nuova giornata e nuovo episodio nella vicenda dell’esame-truffa svolto lo scorso 17 Settembre da Luis Suarez. Oltre alla legale della Juventus Maria Turco che ha seguito tutta la pratica ed è stata in contatto sia con Luis Suarez che con l’università per stranieri di Perugia, si è aggiunto il nome di Federico Cherubini.
Secondo la ricostruzione del Corriere della Sera, confermata da fonti torinesi, sarebbe stato proprio Cherubini a contattare il rettore dell’università Maurizio Oliviero. Il braccio destro di Paratici avrebbe chiamato per avere informazioni sull’esame da far sostenere al calciatore uruguaiano.
Anche l’Head of football and technical area, però, non risulta indagato al momento dato che ha chiesto solo informazioni burocratiche e non c’è stata alcuna pressione da parte della Juventus. Ma ciò che più interessa sapere ai tifosi bianconeri e non solo è cosa rischia il club al termine del caso.
La sanzione più probabile è un’ammenda con la Juventus che potrebbe essere accusata di mancanza di lealtà. Più difficile, per non dire impossibile, una sanzione più pesante come la retrocessione che potrebbe essere comminata solo in caso di violazione dell’articolo 32, comma 7 della FIGC.
Cosa dice suddetto articolo? L’articolo afferma che “Le società nonché i loro dirigenti, tesserati, soci e non soci di cui all’art. 2, comma 2, che compiano direttamente o tentino di compiere ovvero consentano che altri compiano atti volti ad ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsi o comunque alterati al fine di eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento di calciatori extracomunitari, ne sono responsabili applicandosi le sanzioni di cui ai successivi commi 8 e 9“.
In questo caso le sanzioni potrebbero variare da un’ammenda per responsabilità oggettiva alla responsabilità diretta con penalizzazioni, fino alla retrocessione all’ultimo posto o all’esclusione dal campionato. Una possibilità al momento molto remota anche perché Luis Suarez non è un tesserato della Juventus e da Torino sono tranquilli.
Nel frattempo, nella giornata di oggi, i legali del club bianconero sono attesi in Procura a Perugia per essere ascoltati come persone informate sui fatti. Va ribadito ancora una volta come né la Juventus, né i suoi dirigenti al momento sono indagati.
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