L’Atalanta vince lo Scudetto Primavera per la terza volta nella sua storia, a 21 anni dall’ultimo trionfo: battuta 1-0 nella Finale Scudetto l’Inter Primavera campione in carica da due anni consecutivi, grazie alla rete a dieci minuti dal termine di Ebrima Colley.
É dell’Atalanta Primavera allenata da Massimo Brambilla lo Scudetto Primavera 2018/2019. Dopo aver dominato la stagione regolare chiusa al primo posto ed aver eliminato in una semifinale spettacolare il Torino, i giovani della Dea hanno battuto nella finale dell’Ennio Tardini l’Inter Under 19 seconda classificata in campionato e che aveva eliminato la Roma in semifinale. Partita meglio giocata e più intensa degli orobici, che si portano a casa un meritato successo di un solido settore giovanile.
L’Inter di Armando Madonna si schiera col 3-5-2 con Dekic in porta,Persyn, Nolan e Rizzo in difesa. Zappa e Corrado sulle corsie esterne con Gavioli, Pompetti e Schirò a centrocampo. Coppia d’attacco Eddie Salcedo e Facundo Colidio. L’Atalanta di Massimo Brambilla si dispone col 4-2-3-1 con Ndiaye in porta, difesa con Zortea, Okoli Memeh, Heidenreich e Brogni. Da Riva e Ta Bi a centrocampo, Peli, Kulusevski e Cambiaghi a supporto dell’unica punta Piccoli.
La prima chance del match capita all’Inter con un tiro centrale ravvicinato di Salcedo che viene bloccato al 2° minuto. Sempre i ragazzi di Madonna attaccano al 7°, con un destro di Schirò da fuori area. Dopo poco però viene fuori a superiorità dell’Atalanta che prova a manovrare il possesso contro un Inter compatta dietro ma che si affida solo alle ripartenze. Al 14° ci prova Pompetti ma la conlcusione è parata da Ndiaye, minuto 20 inserimento in area di Gavioli che raccoglie un cross di Corrado, ma il colpo di testa è sul fondo.
Metà primo tempo è il risultato è ancora sullo 0-0, con una partita tattica ed equilibrata ma con un Atalanta più convinta e un Inter troppo lenta e macchinosa. Minuto 34 ci prova Kulusewski con un sinistro a giro poco pericoloso e Salcedo con un destro parato. Al 44° l’occasione più grossa dell’Atalanta: Heidenreich colpisce di testa a botta sicura, Dekic fa un miracolo e nega la rete.
Nella ripresa il copione non cambia, l’Inter prosegue con la sua tattica guardinga e conservativa mentre l’Atalanta pare averne di più fisicamente e come idee di gioco. All’ora di gioco però giovani dell’Inter che sfiorano il vantaggio: piazzato battuto da Pompetti, Rizzo prova la deviazione sottoporta di poco a lato. Ci provano anche Salcedo e Grassini da fuori, ma Inter che vive solo di fugaci spunti individuali. Atalanta che gioca meglio e che al 65° ha una buona chance con Piccoli, il cui destro in area è parato da Dekic.
Al 70° entra il talentino Sebastiano Esposito al posto di un evanescente Salcedo e 5 minuti dopo il classe 2002 colpisce il palo con una girata improvvisa di destro in area. Ma l’Atalanta concretizza finalmente la netta superiorità avuta in tutto il match: prima al 80° il neo entrato Colley impegna Dekic con un bel destro a giro, poi al 83° arriva il gol del vantaggio: contropiede letale dell’Atalanta con Kulusewski che lancia in campo aperto Colley, che arriva a centro area e di precisione piazza un destro a giro all’angolino che fulmina Dekic e vale l’1-0.
Gli assalti finali dell’Inter sono inutili e poco efficaci e l’Atalanta può festeggiare lo Scudetto Primavera, coronando una notevole annata per il settore giovanile con una partita vinta sul piano fisico e più propositiva contro un Inter troppo difensivista e poco coraggiosa.
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