Continua il progetto di rinnovamento e rivoluzione in casa Milan.

Rivoluzione, come noto, sia in organigramma societario che nell’organico tecnico.

Ben noto l’imminente addio del direttore tecnico Leonardo e l’ormai probabile arrivo di Luis Campos come direttore sportivo, così come il già annunziato, clamoroso addio addirittura di un mostro sacro come Paolo Maldini. 

Ben noti i progetti dell’ad Gazidis, che avrebbe addirittura già incontrato Max Allegri per un clamoroso ritorno dopo l’imminente dopo Gattuso.

Il tutto accompagnato da progetti di mercato, sia in entrata che in uscita.

Un nome, recentemente, si è aggiunto alla lista dei desiderata rossoneri: si tratta di Henrikh Mkhitaryan.

Fonte account “Twitter” ufficiale dello stesso giocatore

L’esterno di centrocampo armeno non rientra ormai più nei piani dell’Arsenal, che ha intenzione di metterlo sul mercato a fine stagione per liberarsene così da poter tenere Mesut Ozil.

La sua valutazione è già abbastanza a buon mercato, 30 milioni di €, ma i Gunners potrebbero accontentarsi anche di meno pur di liberare il giocatore.

Condizioni economiche low cost che potrebbero interessare quindi a Gazidis, nonostante il centrocampista non rispecchi il profilo anagrafico ricercato dal dirigente sudafricano, avendo superato ormai i 30 anni.

Mkhitaryan è un centrocampista di grande esperienza anche internazionale: ha trionfato a livello europeo nel 2017  sempre in Inghilterra con il Manchester United, vincitore dell’Europa League – proprio suo il gol del definitivo 2-0 nella finale contro l’Ajax.

Europa League che il giocatore potrebbe rivincere quest’anno prima di lasciare i Gunners, nonostante sia stato coinvolto in una sorta di incidente diplomatico che gli impedirà di partire per Baku – sede della finale – con i compagni, causa tensioni politico-sociali fra il suo paese, l’Armenia, e l’Azerbaigian.

Mkhitaryan sarebbe un ottimo rinforzo specie in prospettiva di un reparto di centrocampo rossonero destinato a smembrarsi, con gli imminenti addii a fine stagione di Montolivo, Bertolacci, José Mauri e, assai probabile, Bakayoko.