Il Milan continua a cercare un attaccante adatto agli schemi montelliani; la scelta è da tempo ristretta a tre giocatori, ossia Belotti, Kalinic e Aubameyang, continuamente monitorati da Fassone e Mirabelli.
L’unico ad avere un prezzo accessibile è il croato, ma Belotti e Aubameyang possono dare ai rossoneri quel qualcosa in più che possa far fare loro il salto di qualità necessario per agganciare la Champions League; costano tantissimo, è vero, ma i nuovi dirigenti ci proveranno finché possibile.
Per prendere Belotti bisogna sborsare i 100 milioni della clausola rescissoria fissata da Cairo, una cifra elevatissima e decisamente esagerata per un giocatore giovane che deve ancora dimostrare moltissimo. Ma il presidente dei granata è irremovibile. Per ammorbidire le sue pretese il Milan ha proposto denaro contante più i cartellini di Lapadula, Niang e Paletta, la cui valutazione complessiva si aggira sui 40 milioni. Ma il Torino ha detto no. La richiesta è sempre quella, 100 milioni in contanti.
La cosa migliore da fare è continuare ad essere fermi con i propri propositi, come si sta facendo con Lotito nella trattativa per Biglia: evitare di piegarsi alle troppo esose richieste economiche dei presidenti e fare leva sui desideri del giocatore e nel caso di Biglia sta funzionando.
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